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Terremoto, di Cesare Righi

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terremoto rieti

TERREMOTO

Non tremare disse l’albero alla terra
non aver paura
la tua paura è disastrosa.
Non te ne accorgi, ma ogni tuo singhiozzo
è devastante.
Fai piangere i bambini,
urlare le madri,
e i vecchi inorridisci.
Ma la terra sorda e cieca non sentì l’albero
né i bambini, né le madri
e non vide l’orrore negli occhi degli anziani.
Tremò e tremò
ancora
incosciente di ciò che provocava.
L’albero stesso cedette a quella furia
poi un altro e altri mille al suolo
e case, palazzi, castelli e chiese
ma perché tremi tanto? Urlarono le rovine.
La terra sentì quel grido immane
e fermò quel suo tremore
la sua vista ritornò osservando la devastazione provocata
rispose
è l’uomo, terrorizza la mia vita!

Viviamo ogni giorno solo in qualità di “ospiti” della madre terra.
Viviamo, sì, ma ci rendiamo conto effettivamente di quanto essa sia potente?

Siamo davvero consci di ciò che è capace di provocare con un piccolo sussulto?
Tutto si arrende al suo portentoso moto: 
gli animali, gli edifici, gli uomini…
Poi d’improvviso un grido e la terra si arresta: 
è in grado l’uomo di rispettare per filo e per segno gli equilibri della natura?

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