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Strage di Dacca. Ucciso un terrorista, potrebbe essere il regista del tragico evento

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Un dolore che si ripete. Morte che genera morte. Soli 30 anni e una taglia di 22mila euro sulla sua testa

attentato in bangladesh dacca terrorismoLa Redazione | Il 2 luglio la brutale uccisione di 22 persone in un ristorante di Dacca, in Bangladesh; tra essi 9 italiani e con loro Vincenzo D’Allestro di Piedimonte Matese. Sarebbe un canadese di origine bengalese la mente dell’attentato: dal giorno della strage le indagini sono proseguite, rivelando ogni tanto particolari sulle persone coinvolte nel commando del terrore. Oggi pomeriggio un nuovo aggiornamento.

Da Ansa | La polizia del Bangladesh ha ucciso oggi in un blitz vicino a Dacca tre terroristi, incluso Tamin Chowdhury, il sospetto organizzatore dell’attentato dell’1 luglio scorso al bar-ristorante Holey Artisan di Dacca costato la vita a 22 persone, fra cui nove italiani.
L’operazione é avvenuta in una casa a Narayanganj, nei pressi della capitale. Chowdhury era un canadese di origine bengalese, che secondo le autorità ha organizzato l’attacco. La polizia ha affermato di avere aperto il fuoco dopo che i sospetti terroristi hanno cominciato a sparare sugli agenti.
Tamim Ahmed Chowdhury è stato localizzato grazie ad una informazione fornita da un militante arrestato del gruppo clandestino Jama’atul Mujahideen Bangladesh (JMB). Lo ha riferito il portale di notizie BdNews24. Su di lui, ha ricordato il capo della polizia anti-terrorismo dl Bangladesh, Monirul Islam, esisteva una taglia di 22.000 euro.
L’attentato fu rivendicato dall’Isis e secondo vari siti specializzati in effetti Tamin Chowdhury era, quale capo di un ‘neo-JMB’, il coordinatore della filiale in Bangladesh del movimento fondato dal ‘Califfo’ Abu Bakr al-Baghdadi. Le indagini su Chowdhury, 30 anni, hanno permesso di appurare che era scomparso dal 2013 dal Canada, dove la sua famiglia era emigrata negli anni ’70.

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