La Redazione – Anni di duro allenamento e sacrificio, ma soprattutto una forte passione per lo sport iniziato da bambino e coltivato con tenacia e umiltà sono i presupposti di una carriera che può solo crescere.
È con gioia che riportiamo lo straordinario traguardo raggiunto da Lorenzo Merlo Fiorillo lo scorso 21 agosto a Lonardo del Garda (BS), dove ha ottenuto il titolo di campione di tiro a volo nella specialità Skeet per la categoria “allievi”. A Lorenzo, 19enne di Alife, abbiamo dedicato la rubrica “Storie di piccoli successi” del mensile di giugno 2014, uno spazio riservato alle esperienze professionali e formative che hanno per protagonisti giovani del territorio.
Già allora non ci sfuggì il talento di Lorenzo, e oggi, come già è successo per altri ragazzi incontrati in questi anni, possiamo confermare che quel sentore non era affatto illusorio, ma che Lorenzo è un vero campione nel suo settore.
L’intervista a Lorenzo Merlo Fiorillo
«Ho iniziato a sparare sul campo di Ailano in compagnia di mio zio», ricorda con emozione il giovane. Dopo i primi spari, che gli hanno permesso di prendere confidenza con l’arma, è stato il fortunoso incontro con l’allenatore Giampiero Malasomma a far scattare nell’animo di Lorenzo la decisione di approfondire la conoscenza di questa disciplina sportiva. Una scelta autonoma e matura, quindi, che gli ha permesso di iniziare il suo percorso sportivo allenandosi nel campo di Ennio Falco, vincitore della 26ª Olimpiade di Atlanta del ‘96, che si trova a Sant’Angelo in Formis. Da quel momento Lorenzo è riuscito ad affinare sempre più la sua tecnica, attraverso un esercizio assiduo e riuscendo a comprendere i continui suggerimenti dell’allenatore. Oggi Lorenzo è un campione della specialità dello skeet per la categoria giovanile (dai 12-13 ai 20 anni) ed è detentore di diversi premi, tra i quali il primo posto nel Campionato regionale che si è disputato a Capua di recente e ancora il primo posto della terza categoria del Campionato italiano, tenutosi a Cascano delle Marmore lo scorso settembre. Quando abbiamo chiesto al giovane atleta cosa possa balenare nella mente del tiratore negli istanti che precedono il colpo ci ha risposto così :”Sono attimi di massima concentrazione, in cui devi dimenticarti di tutto e pensare che intorno a te non ci sia niente e nessuno. In quelle frazioni di secondo ci siamo solo io e il mio Sovrapposto”. Il tiro a volo è un gioco di estrema precisione e in ogni gara regnano tensione e assoluto silenzio, perché l’unica cosa che conta in quei momenti è colpire la maggior parte dei piattelli lanciati. I traguardi finora raggiunti costituiscono per Lorenzo un incentivo a crescere sempre di più nel suo sport, guardando al futuro con ottimismo e determinazione. Il suo obiettivo è quello di proseguire la sua carriera, magari prendendo parte ad uno dei corpi sportivi dello Stato, senza mai stancarsi di credere nel potere formativo che ogni tipologia di sport possiede. Ai ragazzi privi di stimoli Lorenzo suggerisce di dedicarsi a un’attività sportiva, scegliendo quella più congeniale, perché «fare sport aiuta a darsi una disciplina» anche nella vita quotidiana.
Tuttavia, per il campione alifano di fondamentale aiuto è il sostegno della famiglia, la quale lo segue nelle sue avventure con orgoglio e un inconsueto trasporto emotivo. Quella di Lorenzo è una passione vera che, accompagnata all’umiltà che denota il suo carattere, potrà garantirgli solo successo e brillanti risultati.
