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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. A Dragoni l’appuntamento per cattolici e protestanti del territorio

Nella settimana dal 18 al 25 gennaio le celebrazioni per i 500 anni della Riforma protestante e la preghiera comune tra i cristiani

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In occasione del Festival della Parola, il 28 maggio 2015 la Preghiera per l’Unità dei Cristiani presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese con il Pastore della chiesa evangelica valdese Leonardo Magrì, padre Igor Vyzhanov e don Gaetano Castello

Inizia oggi (18 gennaio) la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani concludendosi il 25 gennaio, giorno in cui anche la Diocesi di Alife-Caiazzo curerà un momento di preghiera tra cattolici e protestanti. L’appuntamento sarà alle 19.30 presso la chiesa dell’Annunziata a Dragoni (un anno fa la celebrazione si tenne a Piedimonte Matese presso la chiesa di Santa Lucia) sul tema  “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”, ispirato al capitolo 5 della seconda lettera dell’apostolo Paolo ai Corinzi.
Ricorrono 500 anni da quel 1517 quando Lutero emanò le sue 95 tesi esprimendo preoccupazione per quelli che egli considerava abusi nella chiesa del suo tempo: momento che segnerà il cammino di scissione nella Chiesa lungo i secoli e che ora, pur nella diversità di posizioni teologiche è aperto ad un dialogo costruttivo alla ricerca di punti di incontro e fondamentali momenti di condivisione. Data l’importanza dell’anniversario, la Chiesa Evangelica di  Germania, ha cominciato a programmare l’evento da alcuni anni, per cui sarà la patria di Lutero a garantire il fulcro delle celebrazioni e importanti eventi in collaborazione con altre Chiese. Sempre dalle Chiese cristiane tedesche sono stati forniti il materiale liturgico e omiletico: da un lato la “celebrazione dell’amore e della grazia di Dio”, in particolare mettendo in rilievo quella “giustificazione per sola grazia” che è stata ed è al centro della teologia delle Chiese della Riforma; dall’altro, un accento “penitenziale”, nel riconoscimento delle profonde divisioni di cui ha sofferto la Chiesa in seguito all’evento del 1517, offrendo al contempo l’opportunità di compiere ulteriori passi verso la riconciliazione. “L’appello alla riconciliazione che ci rivolge la Scrittura riguarda sia l’aspetto religioso della vita sia quello delle relazioni umane – così il pastore valdese Eugenio Bernardini. La fede e la spiritualità dei credenti hanno bisogno di essere rinnovate dal balsamo del perdono e dell’accoglienza reciproca così come le società e i popoli del mondo hanno bisogno dello stesso balsamo per curare divisioni e lacerazioni dolorose”. 

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