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La nuova Medicina Territoriale del Matese. Servizi, competenze e qualità

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Matese. Tra moderno e contemporaneo

Personale 118 e Vigili del Fuoco di Piedimonte Matese

Della Storia del Matese fa parte anche la Sanità, il suo passato, i suoi numeri positivi, i suoi successi…
Oggi è storia cambiata, per certi aspetti mortificata; ma è storia che conta grazie al lavoro professionale e scrupoloso di medici e infermieri con il sogno di garantire qualità della vita e serenità alle persone, spesso entrando in contrasto con i vertici (anche di un recente passato) più attenti ai numeri di mercato e meno all’uomo. 
La rubrica di Clarus Matese tra moderno e contemporaneo a cura di Armando Pepe accoglie come primo articolo del 2020 un attento lavoro a firma del Giovanni Giuseppe Caracciolo, Medico del 118, Postazione di Piedimonte Matese. 
Una lettura d’insieme dei servizi ma anche dei nomi, quindi dei volti, che garantiscono all’ospedale civile di Piedimonte Matese e ai servizi sanitari del territorio un valore necessario e primario. 
Parole che spiegano criticità e modi di affrontarle e assistenze garantite di cui l’utenza non sempre è a conoscenza. Partiamo da questo racconto, una sorta di viaggio tra alcuni reparti, o a bordo delle ambulanze, o negli studi medici di base per  conoscere meglio questo lavoro (che è soprattutto una missione, una chiamata a dare vita…) e augurare ai sanitari e a tutti noi un anno di traguardi importanti, di lavoro sereno, di professionalità riconosciute, di assistenza agli ammalati cordiale e appasionata.
Grazia Biasi

di Giovanni Giuseppe Caracciolo

L’Emergenza 118
Ormai da anni è tramontato il concetto statunitense del “Carica e vai” , ove l’ammalato o l’infortunato veniva posto direttamente in ambulanza e trasportato senza diagnosi e cura al primo Pronto Soccorso.

L’emergenza territoriale 118 è divenuta il “braccio mobile” degli Ospedali perché il Personale, composto da Autista Soccorritore, Infermiere Laureato e Medico,  effettua subito a bordo la terapia medica, le medicazioni, le immobilizzazioni e le eventuali manovre necessarie  in caso di trauma, in modo da consegnare al Pronto Soccorso Ospedaliero un ammalato trattato adeguatamente.

Personale del 118 in servizio

La criticità principale del Matese è l’ampio territorio che spazia da Letino, Gallo Matese con la sua frazione Vallelunga, Valle Agricola, Capriati a Volturno fino a Gioia Sannitica e Dragoni. Questa è l’area di intervento dell’Emergenza 118 e dell’ADI, l’Assistenza Domiciliare Integrata. L’ambulanza del 118 per tutto il vasto territorio del Matese è unica, mentre in base alla popolazione, sarebbero necessarie due postazioni. Basti considerare che per raggiungere alcuni Comuni montani è necessaria un’ora a velocità sostenuta, mentre la direttiva europea stabilisce che nelle urgenze bisogna soccorrere il paziente in venti minuti.

In diversi convegni e meeting col concorso dei Sindaci si è sempre richiesta una postazione per l’Alto Casertano nel Capriatese, a  Prata Sannita o Fontegreca, senza esito positivo. Si è anche prospettato per ridurre l’impatto economico di utilizzare una auto medica adeguatamente attrezzata  con Autista Soccorritore ed Infermiere che sono in grado di effettuare brillantemente una rianimazione cardiopolmonare con l’aiuto del defibrillatore in caso di arresto cardiaco. In questo modo anche gli abitanti di Valle Agricola, Letino, Gallo Matese, Vallelunga, nella vera urgenza avrebbero un soccorso di qualità in tempi brevi. In base alle condizioni cliniche dell’ammalato si disporrebbe poi l’ eventuale intervento dell’ambulanza medicalizzata di Piedimonte Matese o altra Postazione per l’ospedalizzazione.  L’Infermiere, in contatto col Medico della Centrale Operativa 118 di Caserta, potrebbe anche essere autorizzato a  somministrare farmaci salvavita.

Le Reti Infarto ed Ictus
Negli ultimi due anni il fiore all’occhiello della Medicina del territorio è stata la creazione delle “Reti IMA ed Ictus”.
La rete dell’infarto miocardico acuto in provincia di Caserta è sorta grazie al Dottor Rossano Battista, ex Primario della Cardiologia di Piedimonte Matese, che con un duro lavoro è riuscito a coinvolgere tutti gli Ospedali dotati di emodinamica affinché il Paziente colto da infarto fosse direttamente ricoverato in ambiente specialistico idoneo per praticare immediatamente una angioplastica o un intervento di rivascolarizzazione con by pass aorto coronarico. L’ambulanza del 118 è dotata di un elettrocardiografo con cui si fa lo studio dell’ammalato colpito da dolore toracico. Sfruttando le tecniche di telemedicina si ha il conforto di un cardiologo esperto dell’Ospedale di Caserta o dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Dopo accurata analisi  comunicano se bisogna procedere al ricovero per una rivascolarizzazione o se può ricevere le cure all’Ospedale di Piedimonte Matese. Lo scopo è di agire nella “Ora d’oro”, la “Golden Hour” anglosassone, in modo da liberare la coronaria dal trombo che provoca l’ostruzione e salvaguardare da danni irreversibili zone del cuore più ampie possibili.

In ambulanza è anche disponibile il farmaco trombolitico che si potrebbe praticare a bordo per via endovenosa che cerca di lisare il trombo occludente. E’ praticata, previo consenso dell’ammalato, quando è già passato molto tempo e si prevede di arrivare in Ospedale con tempi lunghi.  Un infarto a Gallo Matese, ad esempio, richiede 55 minuti solo per l’arrivo dell’ambulanza, altra ora per il ricovero ospedaliero. In questi casi si valuta col Cardiologo esperto preposto alla rete IMA se praticare il farmaco che dissolve il trombo,  dopo aver valutato attentamente i parametri che ne consentono la somministrazione.

Sulla scia della Rete IMA è sorta la Rete Ictus che prevede il ricovero entro tre ore dalla comparsa della sintomatologia in ambiente specialistico. In caso di ictus ischemico si pratica nei reparti di Neurologia il farmaco Trombolitico che cerca di liberare l’arteria cerebrale ostruita con normale ripristino della vascolarizzazione e limitazione del danno al cervello.

Quando ci sono i presupposti clinici, il 118 contatta l’ Ospedale di Caserta, dove risponde un neurologo esperto sotto la guida del Dottor Gioacchino Martusciello, in modo da accogliere subito l’ammalato per una  TAC d’urgenza e decidere se praticare o meno la trombolisi. La nostra esperienza, anche se limitata, dei pazienti che hanno potuto fare la trombolisi cerebrale è positiva, avendo potuto riprendere una vita pienamente autonoma con lievi  o nulli esiti neurologici. E’ un intervento che può evitare gravi  danni cerebrali invalidanti, responsabili della perdita totale dell’autonomia.

L’ambulanza è anche dotata di apparecchio Eco-Fast, che consente al Medico del 118 di praticare una veloce ecografia d’urgenza, utile specie nei traumi, per valutare dove opportunamente ricoverare il paziente.

Il Medico di Famiglia
Oberato da un massacrante lavoro burocratico tra certificazioni e prescrizioni il Medico di Famiglia non è più quello dell’immaginario collettivo di tanti anni fa che a bordo di un asino raggiungeva la cascina in montagna per assistere una partoriente.    Mantiene, tuttavia, la centralità dell’assistenza primaria territoriale svolgendo un ruolo fondamentale. Per il Medico di Famiglia vi è la novità importante del finanziamento statale di 235 milioni di euro per l’acquisto di elettrocardiografi, glucometri, spirometri, dermoscopi ed eco fast. In questo modo potrà eseguire elettrocardiogrammi di routine, evitando al Paziente liste di attesa, e di urgenza, magari avvalendosi del Cardiologo in telemedicina. Con lo spirometro può diagnosticare con precisione una affezione polmonare. Un valido aiuto di screening lo avrebbe dall’uso dell’eco fast, una sonda ecografica che trasmette le immagini su un tablet dedicato. L’intento è quello di aumentare la centralità di questa importante figura professionale ed evitare estenuanti attese nei Pronto Soccorso per patologie banali.

A questo scopo è caldeggiata l’associazione tra più Medici di Famiglia per offrire una assistenza dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

L’Infermiere di Famiglia
La vera novità del 2020 è però l’istituzione dell’Infermiere di Famiglia, che sarà in stretto collegamento con il Medico di base e la Continuità Assistenziale, ex Guardia Medica. E’ una figura diffusa negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.  Assunto direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali,  farà capo mediamente a tre Medici di Famiglia. Questo amplierà enormemente il raggio di azione e gli orizzonti della Assistenza Primaria. Il Medico di Famiglia potrà prescrivere terapie d’urgenza con farmaci per uso endovenoso, esami strumentali, medicazioni ed altre prestazioni che saranno eseguite a domicilio o in studio dall’Infermiere di Famiglia.

Personale ADI

ADI Assistenza Domiciliare Integrata
L’ADI del Matese ha in cura molti ammalati di difficile gestione . L’equipe è composta da Infermieri, Medici Anestesisti e Chirurghi. Il vasto territorio impedisce spesso di svolgere il lavoro in modo ottimale per carenza di Personale e di autovetture. Effettuano medicazioni di piaghe da decubito, riposizionamenti di sondini naso gastrici, bronco aspirazioni, sostituzioni di cateteri, controllo dei respiratori automatici, ormai molto diffusi, che consentono di proseguire la vita ad ammalati portatori di gravissime patologie neurologiche e polmonari.

La Continuità Assistenziale ex Guardia Medica
La Continuità Assistenziale assicura le urgenze mediche di notte, nei giorni festivi e pre-festivi. I Medici sono stati di recente dotati di defibrillatore automatico per trattare gli arresti cardiaci. Anche Loro potranno avvalersi del prezioso aiuto fornito dall’Infermiere di Famiglia. I Presidi di Continuità Assistenziale sono ubicati a Piedimonte Matese, Ailano, Fontegreca, Dragoni.

Personale SUAP

La SUAP
Istituita di recente, la SUAP, Speciale Unità di Accoglienza Permanente, di Piedimonte Matese, cura pazienti in stato vegetativo non gestibili a domicilio in virtù di patologie complesse, specie neurologiche. Pur essendo una struttura territoriale è ubicata al quarto piano dell’Ospedale Ave Grazia Plena di Piedimonte Matese. I Responsabili sono il Dottor Bennardo Di Matteo e il Dottor Nicola De Iorio. Il Referente Infermieristico è Giovanni Pontillo che guida un motivato e capace gruppo di Sanitari.

La Psichiatria del Matese
Tassello fondamentale di ogni Azienda Sanitaria Locale, nel territorio del Matese la Psichiatria non ha da tempo Personale adeguato alle richieste con pochissimi Medici Specialisti che non riescono a fronteggiare pienamente i numerosi bisogni dei Pazienti, purtroppo aumentati esponenzialmente. Il problema si è acuito con la chiusura dell’ importante Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Piedimonte Matese.  Vi sono il DSM, Dipartimento di Salute Mentale,  in Via Monte Muto ed il SERT (Servizio per le Tossicodipendenze) che seguono moltissimi pazienti con modalità ambulatoriali. Le urgenze sono delegate ormai al 118 che ricovera gli ammalati presso l’SPDC dell’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca e quello dell’Ospedale Moscati di Aversa.

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