Home Territorio All’Istituto alberghiero, i nostri “supereroi”. Così un professore racconta i suoi studenti…

All’Istituto alberghiero, i nostri “supereroi”. Così un professore racconta i suoi studenti…

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Li definisce “supereroi” il professore Venditti, parlando dei tanti studenti dell’Istituto Alberghiero “Cappello” di Piedimonte Matese, da sempre scuola di formazione alla vita e in particolare al lavoro. Ne parla con affetto ma anche con riconsocenza, vedendo nel loro saper fare, la possibilità di tenere alto il nome di questa antica istituzione scolastica e soprattutto la capacità di iniziare da giovanissimi a mescolare gli ingredienti di passione e giovialità necessari a costruire un futuro Rompe gli schemi Venditti e lancia in questo modo il racconto di un’afferta formativa che a testa alta trova spazio tra le tante raccontate in questi giorni scanditi da OpenDay e manifestazioni simili. 

Giacomo Venditti – La mattina arrivano assonnati, svogliati, con poca voglia di stare chiusi nelle aule.
A volte, con alcuni, è difficile dialogare, interessarli, coinvolgerli; ti fanno arrabbiare per i compiti non svolti, lo studio discontinuo, la temporanea apatia.
Poi, li vedi trasformarsi quando indossano la divisa di sala, cucina  ed accoglienza, sembrano Clark Kent quando si trasforma in Superman.
I nostri “supereroi” cambiano totalmente, i loro sguardi si ravvivano, i loro occhi brillano
nell’immaginare cosa andranno a svolgere nei vari laboratori e che potranno fare nell’im-mediato futuro una volta portato a termine il percorso di studi  all’IPSEOA di Piedimonte Matese.

Li vedi fieri ed impettiti, orgogliosi di indossare la divisa, di rappresentare un istituzione che ha “sfornato” professionalità di calibro e dato la possibilità a molti di realizzarsi nel mondo del lavoro.
Quindi, perché scegliere l’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese è presto detto.
Perchè i sogni per essere realizzati devono essere costruiti con lo studio, l’impegno e principalmente la passione, l’entusiasmo, la voglia di trasformarsi da studenti in “supereroi”.
Ed è facile, basta indossare la divisa e volare verso il futuro.

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