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Liceo G. Galilei. Gli studenti “conversano” col magistrato Gherardo Colombo

Gli studenti incontreranno il dottor Gherardo Colombo mercoledì prossimo, 19 febbraio, alle 10.00, nell'Auditorium del Liceo piedimontese

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Gli alunni del Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese hanno già avuto modo di conoscerlo e insieme a lui hanno avuto l’opportunità di confrontarsi, più volte, sul tema della Costituzione, della legalità e della giustizia, anche se in diretta streaming. Il personaggio di cui stiamo parlando è una delle voci più autorevoli della magistratura a livello internazionale: Gherardo Colombo, ex magistrato, giurista e saggista. I ragazzi del Liceo incontreranno il dottor Colombo mercoledì 19 febbraio, alle 10.00, presso l’Auditorium dell’Istituto, per l’evento Sulle regole. Conversazione con Gherardo Colombo.

Dopo i saluti della dirigente scolastica, Bernarda De Girolamo, agli studenti la possibilità di dialogare con l’ex magistrato in prima linea nell’inchiesta “Mani Pulite“. Il dibattito, moderato dal giornalista Angelo Cerullo, direttore ANSA Campania, vedrà la partecipazione di mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico di Alife-Caiazzo; il colonnello Emanuele De Santis, comandante del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”; Luisa Franzese, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale; Tommaso De Simone, presidente CCIAA Caserta e Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti.

 SULLE REGOLE: IL LIBRO
Nell’amministrare la giustizia conta la legge scritta. Se facessimo delle deroghe al codice, non saremmo ingiusti? Diciamo che la giustizia deve essere uguale per tutti, ma forse non abbiamo mai riflettuto sul significato di questo principio: la legge per essere giusta deve essere applicata senza eccezioni. Ma la legge scritta dai parlamenti può contemplare ogni singolo caso umano? La legge è una macchina impersonale, che non guarda in faccia a nessuno. Eppure, per altro verso, proprio il fatto che la legge non guarda in faccia a nessuno, ci protegge dai soprusi dei potenti.

La bilancia, come immagine della giustizia, rappresenta proprio questo: gli uomini sono tutti uguali di fronte alla legge. La mia convinzione profonda è che in uno stato di diritto e in uno stato in cui tutti partecipano, anche se indirettamente, alla gestione della cosa pubblica e in cui esistono delle strade per modificare le regole che si ritengono ingiuste, le regole esistenti vanno osservate e basta. Ma è anche necessario fare una specie di gerarchia delle regole, perché ci sono delle regole che hanno un rilievo particolarissimo, un rilievo eccezionale per la convivenza e ci sono altre regole che invece hanno un rilievo molto più limitato. (Fonte lafeltrinelli.it)

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