Continuano le ricerche di Salvatore Pece: finora nessun contatto.
Dopo la concitazione di questa mattina, quando anche nell’Alto Casertano cominciava a diffondersi la notizia della scomparsa di Salvatore Pece, 34 anni, titolare di una pescheria sia ad Alife che a Venafro, la ricostruzione di quanto accaduto appare più chiara. Circa i tempi della scomparsa, i carabinieri di Venafro hanno precisato che dell’uomo i familiari hanno avuto notizia fino a ieri mattina e lo stesso Pece avrebbe regolarmente aperto la sua pescheria di Venafro, come tutte le mattine, intorno alle 8. Poi, inspiegabilmente, intorno alle 10 l’avrebbe richiusa, lasciando perdere ogni traccia di sé e spegnendo il cellulare.
Ciò hanno spiegato a Clarus on line i carabinieri di Venafro. Preoccupati per questo comportamento incomprensibile (la precisione e la dedizione al lavoro di Pece sono note a tutti) i familiari hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Due pattuglie si sono quindi recate in via Giotto, con i vigili del fuoco e un’autoambulanza: una volta forzata la porta d’ingresso i militari hanno perlustrato il locale e, accanto al registratore di cassa, hanno rinvenuto un biglietto autografo di Salvatore Pece, in cui il commerciante lasciava intendere qualcosa di molto preoccupante. Immediatamente sono scattate le ricerche e, questa mattina, il suo furgone è stato trovato in un parcheggio adiacente la stazione di Vairano. Le indagini condotte dalla Compagnia di Venafro proseguono a 360 gradi. Si ipotizza che Pece abbia preso un treno da Vairano, forse con destinazione Sud.
