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A Piedimonte le reliquie di San Bernardino da Siena

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Il primo teologo a scrivere un’opera sull’economia

Attese per il 14 e 15 aprile le  spoglie mortali di San Bernardino da Siena presso il convento francescano di  Santa Maria Occorrevole in Piedimonte. Un momento celebrativo che si lega a due  importanti iniziative dei frati Minori della Provincia del Sannio e dell’Irpinia:  il sostegno di un progetto di solidarietà promosso dai Frati Minori d’Abruzzo,  a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 2009 e la sottoscrizione  della petizione al Santo Padre per la proclamazione di S. Bernardino a Dottore  della Chiesa. San Bernardino è una delle figure  più eminenti e note della storia francescana che ha profondamente inciso sulla  società del XV secolo. Appartenente alla nobile famiglia senese degli  Albizzeschi, canonizzato da Nicolò V dopo soli sei anni dalla morte, il santo
nasce a Massa Marittima nel 1380 e muore all’Aquila nel 1444. Uomo colto,  testimone di una vita esemplare che per ben tre volte, pare abbia rifiutato il  vescovado offertogli. Riformò l’ordine francescano impegnandosi a far rinascere  il genuino spirito della Regola e si distinse per una fervente  predicazione, tanto incisiva da essere da sprone al innovamento dell’intera  Chiesa italiana. Per ascoltare le prediche di questo frate francescano grandi  folle di fedeli non potendo essere contenute all’interno delle chiese, si  radunavano nelle principali piazze delle città. Qui venivano issati i palchi  dai quali il santo parlava, e mancando allora i mezzi di amplificazione della  voce, si studiava con banderuole la direzione del vento per poterli così  posizionare, in modo da favorire l’ascolto di folle attente e silenziose.  Nelle sue prediche Bernardino insisteva sulla  devozione al Santissimo Nome di Gesù. Le sue riflessioni sono anche  ricordate nella storia del pensiero economico essendo stato, dopo Pietro di  Giovanni Olivi, il primo teologo a scrivere un’intera opera sull’economia dal  titolo Sui contratti e l’usura. Nel libro come già Sant’Antonio di  Padova, Bernardino condanna aspramente l’usura e affronta i temi della  giustificazione della proprietà privata, dell’etica del commercio e della  determinazione del valore e del prezzo. (Tratto da Il fervente predicatore di Alberto mangolo Ofm, Clarus 2-2012)

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