Ora si potrà sbloccare l’iter per riportare le salme in Italia, e celebrare il rito funebre a Santa Maria C.V.
Li hanno trovati in Colombia. Quattordici persone in totale, responsabili di quel sequestro avvenuto a Maracaibo, Venezuela, terminato con la morte di Teresa Del Savio e Salvatore Di Pietro, lui originario di Santa Maria Capua Vetere, lei di Alvignano. Un evento che ha scosso l’Italia, ma soprattutto le comunità di origine dei coniugi.
Le indagini condotte dai Federali di Caracas e dalla Polizia di Maracaibo sono quasi giunte al termine, e hanno ricostruito le dinamiche di quella notte del 18 maggio. L’annegamento è stato la causa della morte dei coniugi, a seguito di un sequestro finito male per via delle condizioni difficili del mare, in cui Teresa e Salvatore sono annegati, per poi essere ritrovati senza vita sulla spiaggia.
Le autorità locali hanno rintracciato tutti gli artefici di questo tragico fatto. Tutti, dagli esecutori ai mandanti, tra cui compare anche un agente di Polizia e un italiano, 51enne figlio di emigrati in Sud America, gestore di un attività commerciale vicina alla liquoreria di Salvatore.
Anche se giustizia è stata fatta, resta il dolore dei familiari e dei conoscenti della coppia. La fine delle indagini consentirà ora di sbloccare l’iter burocratico per la cremazione delle salme, e il ritorno delle ceneri in Patria fra qualche settimana, dove i funerali verranno celebrati nel Duomo di Santa Maria Capua Vetere.