Omaggio alla dignità dell’universo femminile
Che il teatro sia l’attiva riflessione dell’uomo su se stesso è indiscutibile. Ne erano certi i Greci, agli occhi dei quali la funzione culturale, educativa e “politica” della rappresentazione teatrale era ben evidente, quand’anche si stesse assistendo ad una buffa commedia. Ne era convinto Eduardo, quando affermava: “ Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita”. E ne sono convinti anche gli allievi della scuola di teatro e recitazione Pro Arte, i quali hanno deciso di portare in scena alcuni monologhi liberamente ispirati a Le Beatrici di Stefano Benni, con lo scopo di celebrare lo smascheramento di quell’Io-Donna a cui tutti siamo abituati a credere e, come afferma il regista Antonio Iavazzo, di “denunciare” una condizione, quella femminile, che vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciuta.che vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata, e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciutache vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata, e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciuta.
L’appuntamento, con ingresso libero, è il 23 luglio 2012 alle ore 21:00 nell’ Anfiteatro di Castelvenere (BN).
(Comunicato stampa)