Domani l’anniversario dell’apertura dei lavori conciliari. Il Papa, Benedetto XVI ha indetto l’Anno della Fede come occasione per ricordare e riedificare i cristiani nello spirito e nella carità

Era l’11 ottobre 1962. Nella Basilica di San Pietro si apre il Concilio Vaticano II, l’incontro dei vescovi provenienti da ogni Paese, destinato a cambiare il volto e la storia della Chiesa e il suo rapporto con il Mondo. Un’assemblea voluta da Giovanni XXIII (che la annunciava il 25 gennaio del 1962) per riflettere e ridisegnare alcune questioni di carattere dottrinale e teologico.
L’11 ottobre si apriva la prima sessione dei lavori. Per la Chiesa iniziava un momento che il Papa definì “dono speciale della Provvidenza”. Quel giorno è rimasto nel cuore e nella storia degli uomini: a fine giornata infatti, mentre Piazza San Pietro era affollata dai fedeli, Giovanni XXIII, sorprende il mondo affacciandosi alla sua finestra benedice la folla e pronuncia quelle parole conosciute ormai come il “Discorso alla luna”, ma in realtà parole di amore verso l’umanità intera: “Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Noi chiudiamo una grande giornata di pace (…). Tornando a casa, troverete i vostri bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto”.