La strada da percorrere è ancora lunga perchè vengano riconosciute condizioni di vita migliori alle migliaia di detenuti nelle nostre carceri. Intanto qualcosa si muove e fa ben sperare
L’Italia supera il primo esame del Consiglio d’Europa sulla risoluzione del problema del sovraffollamento carcerario. Il 5 giugno il Comitato dei ministri dell’organismo di Strasburgo ha adottato una decisione in cui riconosce i “i risultati significativi ottenuti in questo campo grazie alle diverse misure strutturali adottate per conformarsi alle sentenze” della Corte europea dei diritti dell’uomo, compreso “il calo importante e continuo della popolazione carceraria e l’aumento dello spazio vitale ad almeno 3 metri quadrati per detenuto”. Il Consiglio d’Europa prende inoltre atto che l’Italia “ha introdotto, entro i limiti di tempo imposti dalla sentenza Torreggiani, un rimedio preventivo” che secondo le informazioni fornite dal governo dovrebbe essere introdotto “a breve” con un decreto legge, e permetterà una riduzione della pena per i carcerati vittime di sovraffollamento ancora detenuti, e un risarcimento per quelli già in libertà”. L’organismo di Strasburgo procederà ad un ulteriore esame della questione nel giugno 2015 per una “piena valutazione dei progressi compiuti”. Il ministro italiano della giustizia Andrea Orlando accoglie il giudizio positivo come “un riconoscimento al lavoro fatto”, ma avverte: “C’è ancora molto lavoro da fare” e la riforma della giustizia “dovrà affrontare anche questo capitolo in modo sistematico”.
Fonte Agensir