Il capoluogo toscano, patria della cultura dell’Umanesimo, ospiterà il V Convegno ecclesiale In Gesù Cristo il nuovo Umanesimo. Anche la Diocesi di Alife-Caiazzo parteciperà
Fonte Agensir – Declinare cinque verbi – uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare – per ritrovare il “gusto per l’umano”. Comprendere i segni dei tempi “per illuminare il buio dello smarrimento antropologico contemporaneo con una luce”, che è il “di più” dello sguardo cristiano, in un mondo in cui “tutto sembra liquefarsi in un brodo di equivalenze”. In tempi di “nubi minacciose”, quelle di una crisi che “ha appesantito la dinamica sociale e culturale del Paese”, la Chiesa italiana si prepara al Convegno di Firenze (9-13 novembre 2015) con una Traccia (clicca qui) improntata alla “urgenza di mettersi attivamente e insieme in movimento”, indicando però all’uomo di oggi una “direzione da intraprendere”, in un’epoca segnata dalla “carenza di bussole”. Lo stile ecclesiale è quello proposto e testimoniato da Papa Francesco con la sua “Chiesa in uscita”: quella che al Convegno di Verona, nel 2006, i vescovi hanno definito “Chiesa missionaria”, chiamata a spendersi per la persona nei diversi ambiti di vita. Sono le “periferie esistenziali” – la “priorità” della comunità cristiana. Perché gli ambienti della vita quotidiana – la famiglia, l’educazione, la scuola, il creato, la città, il lavoro, i poveri e gli emarginati, l’universo digitale e la rete – sono diventati “frontiere”: non da difendere creando “muri”, ma da far diventare “soglie”, luoghi di incontro e di dialogo.

La Traccia sarà accompagnata sul sito web da “materiali di approfondimento” a cui chiunque potrà dare il proprio contributo, anche attraverso i social media (Facebook: www.facebook.com/firenze2015; Twitter:www.twitter.com/firenze2015, @Firenze_2015).
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