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Mons. Valentino Di Cerbo e i sacerdoti di Alife-Caiazzo insieme sulla tomba di Mons. Angelo Campagna

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La gita fuori Diocesi organizzata dal Vescovo Valentino Di Cerbo per i suoi sacerdoti accade da pochi anni, ma riscuote entusiasmo e partecipazione

La Redazione | Dal suo arrivo in Alife-Caiazzo il Vescovo Valentino Di Cerbo ha predisposto, in primavera, un momento di condivisione e preghiera “fuori dagli schemi”: una giornata insieme, tra preti, per vivere in un clima di familiarità momenti di dialogo, di scambio, di confronti “oltre” il ritmo consueto degli impegni pastorali.
Da questa mattina, i nostri sacerdoti sono a Salerno per una visita alla Cattedrale; nel pomeriggio faranno tappa a S. Tecla (frazione di Montecorvino Pugliano) per una preghiera alla tomba di Mons. Angelo Campagna (originario del luogo), già vescovo di Caiazzo e di Alife dal 1978, e dal 1986 Pastore di Alife-Caiazzo, che il clero diocesano e numerosi fedeli ricordano con affetto, stima e riconoscenza.
Il clima di simpatia che contraddistingue questi momenti fra i sacerdoti diocesani non manca di raccoglimento, preghiera e approfondimento culturale.
Il gruppo è stato accolto nel suggestivo complesso monumentale del Duomo di Salerno che deve la sua preziosità all’arte e all’architettura normanna (fu edificato per volontà di Roberto il Guiscardo nel 1080), e ai rifacimenti successivi che lo hanno arricchito di elementi romanici e barocchi; dapprima la “lettura” del quadriportico antistante la chiesa, poi in Cattedrale l’approfondimento storico e artistico da parte della guida incaricata e il saluto dell’Arcivescovo Luigi Moretti; a seguire la visita alla cripta (costruzione originaria del Duomo), dove sono custodite le reliquie di San Matteo, patrono della città di Salerno.
Ai momenti di formazione e di preghiera, in programma due volte al mese per i preti della Diocesi di Alife-Caiazzo, se ne aggiunge un altro “diverso”, che rompe gli schemi e permette di “staccare la spina” creando occasioni nuove di fraternità: è una famiglia che si riunisce, quella dei nostri sacerdoti, e cerca un momento per sé, un momento “giustamente dedicato” che fa bene al cuore e allo spirito.

foto Emilio Salvatore

 

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