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Cristina Palumbo. Dall’Azione Cattolica della Diocesi alla politica con l’unico obiettivo: bene comune

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Decade dalla carica di Presidente diocesano di Azione Cattolica: “non viene meno il mio impegno di servizio alla Chiesa…”

Grazia Biasi – Cristina Palumbo, fino ad oggi alla guida dell’Azione Cattolica della Diocesi di Alife-Caiazzo e con numerose responsabilità pastorali negli anni, sia a livello parrocchiale che diocesano prende parte all’avventura nell’amministrazione civica della sua città natale, Piedimonte Matese, entrando a far parte della Giunta comunale guidata da Vincenzo Cappello, assumendo la delega al Bilancio, Tributi e Finanze.
Cristina_Palumbo3“L’accettazione di questa carica comporterà per me la rinuncia ad ogni altra carica, tra cui quella di presidente diocesano. Ciò ovviamente non fa venire meno il mio impegno di servizio alla Chiesa, ma semplicemente lo trasforma ampliandolo ad altri settori della vigna del Signore”. Queste le prime parole di Cristina agli amici del Consiglio diocesano ai quali ha comunicato l’avvenuto atto formale presso la Casa comunale.
Tale scelta comporta da oggi un nuovo ruolo per l’amica Cristina e una nuova posizione rispetto all’incarico di Presidente di Azione Cattolica confermatogli da Mons. Valentino Di Cerbo per il secondo triennio consecutivo. Secondo quanto riportato dall’Atto Normativo Diocesano (di Azione Cattolica) approvato nel 2004 dall’Azione Cattolica Italiana, Gli incarichi direttivi (…) sono incompatibili con incarichi politici (parlamentari di qualsiasi livello, regionali, provinciali, comunali e degli altri Enti pubblici territoriali di qualsiasi altro livello)…; e poi I soci che rivestono incarichi direttivi (…) decadono automaticamente dall’incarico ricoperto alla data dell’accettazione della candidatura politica parlamentare, etc… (Atto normativo diocesano, Art. 7, comma 6-7).
La sua scelta si affianca a quella di altri membri di Azione Cattolica che dopo le dirette responsabilità assunte nelle rispettive parrocchie o a livello diocesano, hanno deciso il più diretto servizio alla società civile: Antonio Santillo, presidente diocesano e oggi in Consiglio comunale a San Potito Sannitico; Michela Visone, responsabile diocesana Acr e oggi in Consiglio comunale a Sant’Angelo D’Alife; Giuseppina Luongo, presidente parrocchiale a POntelatone e oggi nel Consiglio comunale del suo paese; Walter Marra, presidente diocesano e poi inserito nell’esperienza politica caiatina di qualche anno fa; Daniele Cirioli, presidente del Consiglio parrocchiale di Alife e poi in Consiglio comunale della stessa città. Esperienze passate o ancora in corso che rivelano in ciascuno dei nostri amici l’intere a fare bella la casa comune, a donare compenze, a mettersi in gioco e provare ad essere spesso una voce fuori dal coro, una voce di verità.

Cara Cristina,
siamo fieri di te!
Provo a dar voce ai tanti amici che in questi ore ti staranno augurando il meglio, o cominciano a riempirti la bacheca facebook di like o cose simili.
Siamo fieri della tua scelta, maturata, ponderata, custodita nel cuore con discrezione.
Il tuo impegno per il bene comune trova un’altra strada per realizzarsi: il campo civile, campo dell’uomo e per l’uomo, spazio riservato alla giustizia, alla serietà degli impegni, al rigore morale.
Sii forte della tua formazione culturale, delle tue scelte religiose, dell’educazione ricevuta in famiglia, dell’esempio di un padre appassionato della vita, della preghiera dei tuoi amici.
Buon cammino.

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