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Alla sua donna, di Giacomo Leopardi

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Cara beltà che amore
Lunge m’inspiri o nascondendo il viso,
Fuor se nel sonno il core
Ombra diva mi scuoti,
O ne’ campi ove splenda
Più vago il giorno e di natura il riso;
Forse tu l’innocente
Secol beasti che dall’oro ha nome,
Or leve intra la gente
Onima voli? o te la sorte avara
Ch’a noi, t’asconde, agli avvenir prepara?

Tu donna incarni la bellezza e susciti in me l’amore.
Pur essendo lontana m’ispiri, il pensiero di te m’ispira.
Non ti vedo, né posso toccare le tue membra,
e sogno che il tuo splendore, assieme alla tua forza e al tuo coraggio,
possano farmi compagnia nel domani

 

1 COMMENTO

  1. Il LEOPARDI E’SEMPRE GRANDE NELL’ESPRIMERE I MIGLIORI SENTIMENTI DELLA VITA.IN QUESTA POESIA RIVOLTA ALLA DONNA EMERGE LA GRANDE DEVOZIONE CHE NUTRE PER ESSA, NONOSTANTE OGNI NASCONDIMENTO., CHE, VERAMENTE AIUTA A VIVERE.

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