Si è tolto la vita ieri mattina, nel giorno della festa di paese; lascia una compagna e un figlio e poi la mamma e i fratelli
La Redazione – A Piana di Monte Verna si celebrava la festa di Santa Maria a Marciano e Antonio dopo essere stato con la madre alla processione è rientrato in casa. Di lui nessuna notizia, nessun rumore fino all’allarme lanciato dall’anziana mamma a ora di pranzo.
Un amico l’ha ritrovato penzoloni e privo di vita.
Partite le indagini di rito intorno ad una morte che probabilmente affonda le sue radici in un dolore mai espresso, mai raccontato; in paese parlano di lui come di una persona docile, attenta, silenziosa ma sempre disponibile.
La morte del fratello Raffaele, due anni fa, lo aveva lasciato sconvolto e probabilmente non era stato capace di superare il dolore, o di affrontarlo, o anche di vincerlo.
Le fragilità hanno prevalso probabilmente senza che nemmeno se ne rendesse conto, arrendendolo al desiderio di non esserci più, di morire.
Stati d’animo che non si esprimono, stati d’animo dagli esiti bui, che solo dopo un gesto tragico come questo riaccendono l’attenzione di una comunità sul “si poteva fare…”, o “si poteva prevedere…”, o ancora “avrebbe voluto parlarne ma non è riuscito”. Il dramma di Antonio è il dramma di tanti altri “anonimi” impauriti, vinti, in attesa di una mano amica che si tenda a dare conforto e di una voce che sussurri parole di speranza.
Resta la preghiera dei vivi a rasserenare la sua anima, e il conforto per i familiari che piangono una perdita inaspettata.
