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“Una Diocesi normale”. La sfida del primo Sinodo di Alife-Caiazzo raccontata dal vescovo Di Cerbo

Il Vescovo Valentino Di Cerbo affida all’esperienza e al lavoro di sacerdoti e laici il rinnovato assetto pastorale della Diocesi

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L’evento avrà inizio venerdì 14 ottobre e si concluderà dopo un anno esatto. Il primo sinodo della Diocesi di Alife-Caiazzo (approfondisci sul Sinodo qui) avviene a distanza di 194 anni dall’ultimo celebrato nella diocesi di Alife e da 78 da quello celebrato a Caiazzo.sinodo alife-caiazzoNumeri che confermano la necessità, più volte indicata dal vescovo Valentino, di costruire una Diocesi normale, una chiesa con un’identità compiuta, chiara a se stessa e al territorio, libera da schemi e standard passati.
“Dopo la celebrazione del XXV della Diocesi (2011), l’esperienza dell’Anno della Parola (2014) e la lunga Visita Pastorale (2013-2016), è giunto il tempo di una nuova semina”, così anticipa il senso di questo sinodo Mons. Di Cerbo.
“La storia di Alife-Caiazzo reca ancora in sé le ferite dei lunghi anni di amministrazione apostolica delle precedenti diocesi, terminati nel 1978, in cui, divenendo trascurabili appendici di realtà più grandi, hanno visto affievolire, con il decadimento di strutture e di risorse, i tratti della loro antica identità, costruita dall’impegno di credenti, sacerdoti e vescovi”.

Cosa accade dopo i 3 eventi citati dal Vescovo?
Mons. Di Cerbo punta a recuperare ferite e ritardi per costruire una Diocesi normale: “È giunto il tempo di dare un’identità compiuta alla nostra chiesa locale, accogliendo le intuizioni e realizzazioni come il Convegno del 1980, l’istituto di Scienze religiose, l’Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero, che hanno dato alla nostra Chiesa impulsi significativi di rinascita, ma non hanno avuto risultati omogenei in tutto il territorio diocesano”.
Nel fare queste affermazioni, il Vescovo guarda alle recenti Norme per l’Iniziazione Cristiana e ai Centri di Ascolto in tutte le parrocchie, e poi all’impegno diffuso dell’Azione Cattolica, e al nuovo ruolo degli Uffici di Curia, dove l’esercizio della corresponsabilità con il Pastore cresce in favore di tutta la chiesa di Alife-Caiazzo. “Il Sinodo, la grande assemblea di fedeli e sacerdoti, vuole confrontare quanto è stato fatto fino ad ora con le direttive del Concilio Vaticano II e le attese di Papa Francesco sulla Chiesa, superando il più possibile ogni forma di clericalismo e di chiusura che qua e là ancora appesantisce la nostra Chiesa.”
Più che celebrare un evento, si vuole vivere l’esperienza della sinodalità, del discernimento e del confronto per leggere con occhi di fede e di verità la nostra realtà ecclesiale e cercare di ridisegnare la Diocesi di Alife-Caiazzo del futuro.
Un lavoro lungo un anno, suddiviso in diverse fasi e diverse occasioni d’impegno.
Si comincerà nel prossimo week end (14-16 ottobre): 3 giorni per tracciare il quadro ecclesiale e socio-religioso nel quale muoversi. A questo tenderanno le relazioni dei primi due giorni e la solenne Celebrazione del 16 ottobre, durante la quale sarà consegnato a tutti il Documento preparatorio.
Seguiranno le convocazioni delle 5 Commissioni, composte da sacerdoti e fedeli in rappresentanza delle Parrocchie e delle diverse realtà ecclesiali, a confrontarsi e fare proposte sugli ambiti seguenti: evangelizzazione e catechesi; liturgia e sacramenti; carità e testimonianza cristiana; Presbiterio, consigli pastorali e per gli affari economici; Amministrazione e tutela dei beni della Comunità cristiana.
“Il cammino preparatorio del Sinodo, oltre che dal lavoro delle Commissioni sarà definito da  momenti comuni di preghiera e di approfondimenti della Parola di Dio – spiega il Vescovo – perché un sinodo non è solo lettura della realtà, ma ascolto, e cammino verso mete che lo Spirito vorrà indicarci”.

Seguiranno i lavori sinodali veri e propri, che si svolgeranno in Cattedrale nel periodo pasquale, quando saranno presentati e votati dai Delegati i documenti elaborati dalle Commissioni. Tali lavori si concluderanno a Pentecoste, quando nella Solenne Veglia, la Diocesi vivrà ancora una volta un momento di comunione nella preghiera: un’ultima invocazione allo Spirito Santo sulle scelte che delineeranno il volto futuro chiesa di Alife-Caiazzo.
Ad ottobre 2017, in occasione della Festa della Dedicazione della Cattedrale, il Vescovo consegnerà il Libro del Sinodo, la nuova carta d’identità diocesana.
Essa, frutto di preghiera, di ascolto della Parola e di  lavoro condiviso per lunghi mesi, sarà affidata all’intelligenza e alle intuizioni dei credenti che hanno a cuore la Chiesa di Alife-Caiazzo. “Iniziamo con fiducia questa nuova avventura con la speranza che giungano proposte coraggiose capaci di rendere alla Chiesa locale la sua bellezza, una rinnovata credibilità e la capacità di annunciare in modo sempre più adeguato ai tempi la gioia del Vangelo”.

Ecco il programma del week end 14-16 ottobre:
Alife, Chiesa Cattedrale
Venerdì 14 ottobre, ore 18.00
 Una Chiesa sinodale 
A cura del professore Carmelo Torcivia (pastoralista).

Sabato 15 ottobre, ore 18.00
 Chiesa di Alife-Caiazzo chi sei? 
A cura del professore Federico D’Agostino (sociologo).

Domenica 16 ottobre, ore 18.00
 Solenne celebrazione eucaristica  presieduta dal Vescovo Valentino e consegna del Documento preparatorio del Sinodo.

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