Il Presidente della Provincia Silvio Lavornia sulla disagevole vicenda di Poste Italiane nel territorio

Anche il Presidente della Provincia facente funzioni, Silvio Lavornia ha preso atto della difficile condizione in cui stanno lavorando i portalettere da quando è partito il piano di consegna del recapito a giorni alterni, inserito nel più vasto progetto “Poste 2020” promosso da poste italiane.
In territorio matesino si è mossa la sigla sindacale Slc Cgil dapprima sottoponendo il problema all’attenzione dei sindaci in seno alla Comunità Montana del Matese, e adesso con un incontro informale con il presidente Lavornia, coinvolto non solo dal disagio che questa nuova modalità di servizio arreca ai cittadini, ma anche alla ricollocazione dei portalettere e quindi la conseguente riduzione dei posti di lavoro in Azienda.
Al momento in tutti gli uffici postali preposti allo smistamento del recapito, giacciono chili di posta in attesa di essere recapitati: potrebbero essere bollette di luce e gas, avvisi inps, comunicazioni ordinarie di enti o uffici.
Nel frattempo i portalettere non possono far altro che accogliere la protesta dei cittadini ma nulla di più.
Ha manifestato disponibilità e apprensione il presidente della Provincia Lavornia, chiedendo la possibilità di visionare un documento congiunto firmato da tutte le sigle sindacali che in questo momento stanno sostenendo la protesta (fatta eccezione della Uil), contro il piano di Poste italiane: un testo che testimoni una battaglia compatta a favore di cittadini e lavoratori da inoltrare all’Azienda dopo l’ormai disagevole programma che in tutto il Paese sta sacrificando uno dei migliori servizi ancora un grado di far da ponte tra cittadini e istituzioni.