L’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino è stato condannato a nove anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica. È di ieri la sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Con lui in aula, i figli e i fratelli, andati via dal tribunale prima della lettura della sentenza. Nell’udienza dello scorso ottobre, il pm Alessandro Milita aveva chiesto per lui 16 anni di carcere, dichiarando: “E’ il processo più grave che c’è oggi in Italia. Nicola Cosentino era legato ai Casalesi da un saldo accordo politico-mafioso che, come si evince dal racconto dei collaboratori di giustizia, risaliva al padre e che permane ancora. È facile fare carriera così, fare i soldi così, ma si finisce in carcere. Spero che la sentenza ponga la parola fine alla storia di Cosentino, e che nessuno a lui collegato lo emuli”.
Severa la difesa rappresentata dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, a ribadire l’innocenza dell’imputato, e il suo “essere stato già condannato dal suo atto di nascita che lo radica a Casal di Principe”. Gli avvocati abilmente hanno portato sul banco della difesa “le contraddizioni e incoerenze in cui cade la ricostruzione della pubblica accusa, le infondate dichiarazioni di molti pentiti” e la “cultura del sospetto” gravata su Cosentino.
Il caso Cosentino ha tenuto la politica italiana con lo sguardo rivolto lungamente alla provincia di Caserta; sotto i riflettori sono finiti decine di amministratori (oltre che nomi di spicco della camorra) legati più o meno saldamente a Cosentino o per affari “denunciati” nel processo, o soltanto per attività di partito. Occasionale, seppur non sia mancata, la sua visita alla sede di Forza Italia di Piedimonte Matese, da cui – in riferimento anche ai paesi limitrofi – l’ex parlamentare ha ottenuto in diverse occasioni di voto, considerevoli consensi, a partire dal primo, nel 1996, quando nella circoscrizione Capua-Piedimonte Matese raccolse 35.560 voti con la conseguente promozione quale membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali e della Commissione Difesa.
Agli incarichi di politica nazionale si affiancano quelli provinciali e regionali che lo vedono protagonista indiscusso dell’ascesa di Forza Italia in Campania tra il 2005 e il 2006.
Nel 2001, nel 2006 e nel 2008 il suo ruolo di deputato è sempre confermato fino all’ultimo incarico, nel IV Governo Berlusconi, come Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze.
L’ex parlamentare Nicola Cosentino condannato a 9 anni di carcere
Parlamentare e coordinatore regionale del partito di Silvio Berlusconi, prima Fi poi Pdl, nel 1996, nella circoscrizione Capua-Piedimonte Matese raccolse in Alto Casertano considerevoli consensi