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7 / Il vescovo Valentino Di Cerbo “Maria, il vero simbolo del patto tra noi e Dio”

Attraverso un semplice ed immediato parallelo tra Antico e Nuovo Testamento, stamattina Monsignor Di Cerbo ha presentato la Vergine nel suo ruolo più alto, ossia di Madre e Sacrario del Verbo

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L’odierna mattinata di preghiera, la settima in ordine di tempo, ha introdotto il triduo finale del novenario in preparazione alla solennità dell’Immacolata, presso il Santuario piedimontese di Ave Gratia Plena. Come di consueto, suono solenne delle campane alle ore 5.30, immediatamente seguito dalla recita del Rosario in una chiesa da subito stipata di fedeli. A tale preghiera è seguito ancora una volta il canto dell’ottocentesca Coroncina, dove il Coro parrocchiale ed i fedeli sono tornati a fare eco con antichi versi e melodie devote alle invocazioni tradizionali, recitate quest’anno dal nostro Vescovo, Mons.Valentino di Cerbo. Durante la Santa Messa successiva, è inoltre proseguito il ciclo di meditazioni “alla ricerca del volto di Maria nella Bibbia”.
vescovo-valentino-di-cerboLa riflessione di stamane è ruotata intorno all’Arca dell’Alleanza – la cassa lignea rivestita di metallo prezioso e contenente le Tavole della Legge – che per gli ebrei costituì il segno tangibile della presenza del Signore in mezzo al popolo eletto. Per quanto si tratti di un simbolo che trova abbondanza di citazioni nell’Antico Testamento (come nel Libro di Samuele, dal quale è stata tratta la prima Lettura di oggi), anche l’Arca dell’Alleanza rappresenterebbe un rimando affascinante e credibile alla figura della Vergine Maria ed al suo ruolo esclusivo di Madre del Verbo. Passando in rassegna vari stralci della Scrittura dove questo parallelo tra l’Arca e Maria si riproporrebbe spesso, Mons.Di Cerbo sottolinea “Come Davide danza intorno all’Arca ed è pieno di gioia così nella Visitazione Giovanni Battista esulta nel seno della Madre ed Elisabetta piena d’entusiasmo reca parole di fervore a Maria” e “come l’Arca resta tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat… così tre mesi rimane Maria da Elisabetta e diventa benedizione per la casa e per Elisabetta” perciò, in un immediato raccordo tra Vecchio e Nuovo Testamento, anche “L’evangelista Luca ci vuol dire con questo simbolismo che la vera Arca, il vero simbolo del patto tra noi e Dio è Maria che porta in sé Gesù.”

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