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Piedimonte Matese. Ad Ave Gratia Plena la Giornata mondiale per la vita consacrata

L'appuntamento è per giovedì 2 febbraio con la Festa della Presentazione al Tempio, con, in chiusura, la Messa presieduta dal vescovo Valentino

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Ricorre il prossimo 2 febbraio la Giornata mondiale per la Vita consacrata, dedicata a quanti hanno deciso di fare della propria esistenza motivo terreno di discernimento dell’amore di Dio.
In occasione dell’evento mondiale la parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese organizza la Festa della Presentazione al Tempio.
Giovedì 2 febbraio, al mattino, alle 10.00, verrà celebrata la Santa Messa in Santa Lucia. A seguire, alle 17.30, i fedeli si ritroveranno nella chiesa AGP per la benedizione delle candele e poi da qui, in corteo, ci s’incammineranno verso la chiesa del Monastero di San Benedetto.
Il momento culminante della giornata ci sarà alle 18.00, quando il vescovo Valentino Di Cerbo presiederà la Messa, alla quale prenderanno parte i religiosi della comunità presenti nei comuni della Diocesi.

La comunità di Piedimonte Matese si prepara a celebrare questa Giornata con ancora più entusiasmo, essendosi arricchita grazie all’arrivo di un piccolo gruppo di suore dell’ordine di San Francesco di Sales, accolte in Episcopio dopo una breve permanenza in quel di Alvignano.
Una realtà cresciuta nel tempo e che ora s’impreziosisce di presenze il cui contributo quotidiano si sta rivelando importante dai punti di vista pastorale e umano.

La vita consacrata deve basarsi su “fedeltà e perseveranza: intreccio di responsabilità”, che è stato peraltro il tema dell’Assemblea Plenaria della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, ricevuti lo scorso sabato da Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo apostolico.

Quello che sta accadendo è un periodo di grande “messa alla prova della fedeltà” per chi è stato vocato, a causa soprattutto dell'”epoca di cambio in cui risulta difficile assumere impegni seri e definitivi” e dove a regnare è “la cultura del provvisorio”. Quale la soluzione a questa difficile condizione? È chiaro, il Pontefice, nell’affermare che per rimediare alla criticità in cui si trova la vita consacrata oggi “uno deve prima lasciarsi evangelizzare per poi impegnarsi nell’evangelizzazione”.

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