La Diocesi di Alife-Caiazzo si prepara ad accogliere una nuova Famiglia monastica di vita contemplativa, quella delle Monache Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, appartenenti alla Federazione Nostra Signora del SS. Corpo e Sangue di Cristo, provenienti dal Monastero San Giuseppe de’ Ruffi, largo San Giuseppe de’ Ruffi, Napoli. Essa si affiancherà e presto includerà quella delle Benedettine del monastero di Piedimonte Matese.
Dopo il recente arrivo in città di una comunità di tre Suore Salesie chiamate a svolgere il servizio di animazione pastorale nella parrocchia di Santa Maria Maggiore, quello delle Adoratrici perpetue segna un nuovo passo verso l’incremento della presenza religiosa femminile in Diocesi, che negli ultimi anni si era progressivamente ridotta.
La lettura del territorio, dei suoi bisogni e delle sue attese spirituali; l’obiettivo di portare la Diocesi ad uno standard di “normalità” ecclesiale; i continui contatti con diverse Comunità religiose; ma soprattutto la preghiera hanno accompagnato il progetto del vescovo Mons. Valentino Di Cerbo di non far mancare alla Chiesa di Alife-Caiazzo la presenza significativa del carisma della Vita consacrata, senza il quale la Comunità cristiana rischia di perdere uno dei segni più forti dell’amore di Dio tra gli uomini.
Il 10 febbraio, nella festa di Santa Scolastica, giungeranno le prime 4 monache Adoratrici provenienti dal monastero che ha sede nel centro storico di Napoli.
Le Benedettine già residenti in città sposeranno la Regola della nuova comunità monastica e vestiranno un nuovo abito monacale; la comunità si completerà nei prossimi mesi con l’arrivo di altre monache.
L’arrivo della Monache Adoratrici garantirà alla Città di Piedimonte e alla Diocesi il richiamo a quei valori che avvicinano l’umanità a Dio e ne garantiscono la qualità più alta
“In questi ultimi anni – ha commentato Mons. Di Cerbo – il Signore ha donato alla nostra Diocesi, insieme a momenti di sofferenza, segni straordinari del suo amore e del suo “camminare” con noi. Basti ricordare le 5 Ordinazioni presbiterali, la Visita Pastorale, il Sinodo, la presenza della nuova Comunità di Suore Salesie, l’avvio di importanti processi di rinnovamento pastorale, il restauro di tanti edifici di culto, un nuovo protagonismo nella cultura del territorio…. Tuttavia, sento l’arrivo della Monache Adoratrici, come la grazia sorprendente del mio episcopato, perché garantisce il futuro di una Istituzione religiosa particolare, a rischio di estinzione, quale il Monastero di Monache di vita contemplativa, che da secoli rappresenta un presidio di fede, di preghiera, di testimonianza radicale dei valori evangelici e che garantirà ancora alla Città di Piedimonte e alla Diocesi il richiamo a quei valori che avvicinano l’umanità a Dio e ne garantiscono la qualità più alta”.
Con la solenne celebrazione dei Vespri di venerdì prossimo, alle 17,30 nella Chiesa della Benedettine, la vita contemplativa nel monastero di Piedimonte Matese continuerà ad essere scandita dalla preghiera, dai momenti di silenzio, dallo studio, dalla vita comunitaria e dal lavoro così com’è nella secolare tradizione monastica.
Scene di vita quotidiana nel Monastero
“San Benedetto” di Piedimonte Matese