Rimarrà impressa per molto tempo, nel cuore di chi era presente, la suggestione offerta ieri sera dalla cerimonia celebrativa della Giornata mondiale per la Vita consacrata.
Invitate dal vescovo, Mons. Valentino di Cerbo, le Famiglie religiose di tutta la Diocesi si sono ritrovate a Piedimonte Matese per vivere un intenso pomeriggio di fede, insieme con i sacerdoti e con i fedeli della comunità di Ave Gratia Plena.
Il rito. La prima parte delle celebrazioni si è svolta proprio all’interno della Chiesa parrocchiale di Vallata, dove i religiosi ed i sacerdoti si sono dati appuntamento, insieme con i bambini del catechismo e le Confraternite della Libera e del Carmine.
La celebrazione è stata introdotta con il canto dei Vespri, animato dai novizi della comunità francescana di Santa Maria Occorrevole. Dopo la benedizione delle candele, i convenuti si sono recati in corteo presso la vicina chiesa del Monastero benedettino dove le Suore dell’Adorazione perpetua ed un altro nutrito gruppo di fedeli attendeva in preghiera.
L’ingresso solenne è stato accolto dal suono delle campane e dal canto dei religiosi, a cui si è unito quello del coro parrocchiale di Ave Gratia Plena. La celebrazione è continuata secondo il ritmo abituale, con il canto del Gloria, la proclamazione delle Letture e del Vangelo, e a seguire dall’omelia.
Sognare e far sognare. Questa semplice espressione semplice fa da compendio all’omelia con cui Mons. Di Cerbo ha salutato i presenti. Il Vescovo ha espresso innanzitutto la propria gratitudine a Dio per la recente venuta delle Suore Salesie, nella parrocchia di Santa Maria Maggiore, a cui ha aggiunto la soddisfazione per l’arrivo delle Monache Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, le quali il prossimo 10 febbraio faranno il loro ingresso nel Monastero benedettino di Piedimonte Matese.
A questo proposito, il Vescovo ha voluto ringraziare pubblicamente madre Luciana Pifferini, capace in tre anni di risollevare le sorti del monastero, dove ha portato una evidente ventata di rinnovamento. Mons. Di Cerbo ha poi proposto a tutti l’impegno di una maggiore preghiera, affinché venga riscoperta la bellezza della vita religiosa e cessi la tentazione di “accendere incensi dinanzi ad altri idoli”. Infine, rivolto ai religiosi, il Vescovo ha affermato “Sognate e fateci sognare: capiremo di più quel sogno che Dio ha sulla nostra vita se lo vedremo realizzato attraverso di voi, perché voi siete uomini e donne del sogno, uomini e donne che riempiono la loro anima della Parola di Dio.”
La celebrazione si è conclusa con un dono che don Emilio e la parrocchia di Ave Gratia Plena hanno voluto consegnare a madre Luciana, per ringraziarla del servizio svolto all’interno della comunità. Il pomeriggio si è chiuso con un momento di convivialità all’interno della foresteria del convento.