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Alvignano. Paolo Offreda, campione nella vita e nello sport

Le sue giornate tra allenamenti e impegno con i ragazzi diversamente abili. Il runnig è diventato la sua vita, dopo che a 14 anni decide di cambiare qualcosa di sé

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Paolo Offreda decide di mettersi a correre all’età di 14 anni quando, come avviene per molti adolescenti, qualcosa di sé proprio non piace.

“Mi ero messo in testa di cambiare qualcosa nel mio aspetto e allora pensai di dedicarmi alla corsa. Niente di troppo impegnativo rispetto ai miei amici che diversamente dedicavano interi pomeriggi ad allenamenti di calcio. Scelsi di fare qualcosa di diverso dalla solita routine”.

La corsa su strada gli permetteva di stare con se stesso, di “misurarsi” continuamente, di cogliere i progressi di cui era capace. Non un solitario, anzi. Ad Alvignano tutti conoscono la sua passione per il sociale, lo spendersi a tutti i costi per qualcuno: impegnato accanto ai disabili con l’associazione Umanità Nuova, come volontario della Protezione Civile; ha fatto della corsa – quindi delle prove più difficili, quelle che non ti garantiscono risultati immediati – un’esperienza di vita.

“La mia prima impresa sportiva importante l’ho compiuta a 19 anni; mi sentivo pronto, entusiasta, ma avevo anche paura perché quello dell’atletica era un mondo ancora poco noto alla mia esperienza di sportivo.  Dopo aver trascorso i precedenti anni ad approcciarmi con la corsa, allenandomi con più sessioni giornaliere, mi sono deciso a tesserarmi come atleta agonista e cominciare a fare qualche gara “seria” per mettermi alla prova. Dopo il tesseramento e la visita cardiologica con un medico sportivo, sono entrato a far parte della famiglia ASI, le Associazioni Sportive Sociali Italiane, riconosciuta dal CONI, pronto a gareggiare come podista”.

La sua società attuale è l’A.S. Alvignano Running, esperienza sportiva nata in paese da pochi anni ma che ha raccolto intorno a sé larghi consensi e simpatia sia da parte di sportivi che di podisti d’occasione. “La mia prima esperienza sportiva vera l’ho fatta con gli amici dell’Associazione, una seconda famiglia per me, in particolare con Elvira Marinelli che mi ha sempre seguito e sostenuto anche durante gli  allenamenti” .

Per Paolo i risultati non tardano a venire, frutto del continuo allenamento e della determinazione che lo spinge a voler migliorare le prestazioni sportive. “Il mio primo traguardo è stato nel 2015, a Macerata Campania, in occasione del  Campionato ASI Nazionale Corsa su strada di 10Km. Ho tentato e ne sono uscito vincitore come 1° campione Nazionale nella categoria Promesse atletica agonisti – settore assoluto”.

Paolo ed Elvira dell’ A. S. Alvignano Running insieme ai ragazzi di Umanità Nuova

Il giovane alvignanese si fa notare tanto che successivamente alla gara il presidente ASI Campania, Nicola Scaringi, invita Paolo ad un evento sportivo presso l’Istituto Don Bosco di Caserta:  “durante la cerimonia mi invita a salire sul palco per consegnarmi una targa riconoscente per il mio impegno sportivo. È lì che mi sono sentito orgoglioso di me stesso e per i duri sacrifici che ho fatto”.

Nel frattempo Paolo, che ha compiuto 23 anni, è passato alla categoria Senior, dove c’è bisogno di più allenamento “devo solo ridurre il mio tempo di altri 8 minuti – spiega – e seppur sembrino pochi su un tempo di corsa di 10km si fanno sentire. Ci metterò tutto me stesso amo, questo sport, mi ha dato tanto e tanto darò anche io… Voglio dei risultati e ci riuscirò.

Descrive la sua passione per la corsa come qualcosa di unico che solo gli “intenditori” possono comprendere. “Essere un Runner – afferma con orgoglio – è rompere gli schemi”. E lo dimostra il fatto che Paolo si allena anche sotto la pioggia, o con il freddo più intenso, o nei mesi caldi dell’estate riuscendo a percorrere anche 35 km in condizioni climatiche estreme. “Non sono un pazzo, ma ho scelto questa esperienza… non importano poi tanto i risultati ma ciò che senti nel cuore e ti spinge ad andare”.

“Consiglio vivamente di praticare questo sport e renderlo a portata di tutti anche nelle scuole, quando è tempo – per i più piccoli di età – di  definire la struttura scheletrica e muscolare”.
Paolo si lascia andare a delle riflessioni che travalicano i confini agonistici della sua esperienza sportiva, e la sua attenzione torna al mondo del sociale, cui dedica gran parte del tempo: “Integrare i disabili nello sport, renderli partecipi di emozioni, delle tensioni di una gara è molto importante”, infatti in occasione della manifestazione Alvignano Corre si è impegnato insieme ad altri perché vi fosse alla stracittadina la presenza di giovani alvignanesi disabili. “Basta poco, ma quel poco fatto bene. E ti assicuro che gli hai cambiato la vita”.

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