Home Chiesa e Diocesi Alife-Caiazzo. A Daniele Cirioli il ministero dell’Accolitato

Alife-Caiazzo. A Daniele Cirioli il ministero dell’Accolitato

Sabato sera in Cattedrale Mons. Valentino Di Cerbo ha conferito il ministero dell'Accolitato e chiesto la preghiera affinché in Diocesi maturino crescano nuove ministerialità

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“Che uomo vuoi essere?” È la domanda che Mons. Valentino Di Cerbo ha posto ai fedeli aprendo l’omelia, domenica sera in Cattedrale, nella messa prefestiva, in cui il Vangelo ha narrato l’evento della Trasfigurazione: un momento intenso per la Diocesi di Alife-Caiazzo che ha celebrato l’accolitato di Daniele Cirioli.

Un Vangelo che chiede una scelta, invita l’uomo a fidarsi di Cristo, come Dio stesso fa sapere dalla sua voce ai discepoli che hanno seguito Gesù sul monte Tabor “Questi è il Figlio mio, l’eletto”.
“In questa domenica, la Chiesa, attraverso questa Parola ci fa intravedere dove vuole condurci la Parola del Signore, quale umanità e punto di arrivo ci prospetta”, ha spiegato il Vescovo.

“In questo modo la Trasfigurazione, sopra il monte, diventa esperienza per noi tutti di distacco dalla banalità che ci lega ad esperienze terrene mediocri e ci apre invece ad uno stile nuovamente appassionato a Cristo”. Il discepolo Pietro, “immagine di un uomo non perfetto, tuttavia appassionato dalla bellezza che in quel luogo Cristo rivela, ci incoraggia a vivere con il cuore il nostro rapporto con la parola di Dio, e a fidarci delle parole, e in particolare a vivere con stupore la nostra vita di credenti”.

Un pensiero particolare rivolto a Daniele Cirioli, accompagnato dalla famiglia verso un passo significativo nel servizio alla Chiesa di Alife-Caiazzo: “Ciò che viene chiesto all’accolito non è avvicinarsi ai riti, quanto alla logica di Gesù; la missione di distribuire l’Eucarestia ai fratelli deve incarnare la logica di amore di Cristo stesso, quella cioè di rendere felici gli uomini facendosi pane spezzato per loro”.

“Questo nuovo servizio ai fratelli attraverso l’accolitato di Daniele – ha proseguito il Vescovo – dice che il cuore di Dio è grande perché cerca il bene dei suoi figli attraverso il sì di alcuni che scelgono di seguirlo in questo modo, portando la sua parola, il suo stesso corpo”.

Mons. Di Cerbo ha concluso la celebrazione ringraziando Daniele per la testimonianza e poi con un auspicio per la Diocesi di Alife-Caiazzo: “Che altre persone assumano simili servizi nella Chiesa rispondendo generosamente alla chiamata del Signore. Vi invito a pregare perché nella nostra Comunità cresca questa ministerialità”. Un invito associato al grazie rivolto ai sacerdoti presenti alla celebrazione, segno di una famiglia riunita nella preghiera per la gioia di questo ministero che si aggiunge all’esperienza pastorale.

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