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Alife-Caiazzo. Mensa Caritas, si comincia con un’importante novità

Parte contestualmente il progetto solidale Casa dolce...Caritas che prevede l'acquisto di un kit dolciario il cui ricavato andrà a sostegno di un pasto per una persona bisognosa presso la Mensa "Panis Caritatis"

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Tutto è pronto per iniziare, per essere casa che accoglie, famiglia che abbraccia.
Dopo l’inaugurazione dei locali lo scorso 28 gennaio, la mensa Panis Caritatis della Caritas di Alife-Caiazzo domani, ad ora di pranzo, aprirà le porte a circa 70 persone maggiorenni.

Tre anni di lavoro, di progettazione, di burocrazia in cui si è innestata la mano generosa della Chiesa Cattolica che di fatto ha sostenuto il progetto con il contributo economico dell’8xMille, della società Enel che ha concesso alla Diocesi i locali di quella che un tempo era la mensa degli operai della centrale idroelettrica di Piedimonte Matese e della stessa Diocesi di Alife-Caiazzo.

“L’inaugurazione della Mensa Caritas costituisce un altro importante tassello per realizzare il progetto di ‘Diocesi normale’, cioè impegnata non soltanto nella evangelizzazione e nella liturgia, ma anche per i poveri e la cultura”, così il vescovo Mons. Valentino Di Cerbo nei giorni che precedevano la festa del 28 gennaio partecipata da un gran numero di persone.

L’apertura della mensa, da domani, sarà  accompagnata da un altro segno: un gesto di solidarietà che chiama a raccolta tutti soprattutto in prossimità delle feste pasquali.
La Caritas diocesana lancia infatti l’iniziativa Casa dolce…Caritas.
Con un piccolo contributo di € 5,00 è possibile acquistare un kit contenente cioccolato equosolidale e le cartoline prodotte dalla Caritas con il contributo artistico degli alunni del territorio: il ricavato servirà a donare un pasto – presso la Mensa – ad una persona bisognosa nel periodo pasquale. Cifra simbolica alla quale si integrerà l’impegno concreto della Caritas affinché le feste di Pasqua abbiano il sapore della normalità per coloro che spesso vivono il disagio della precarietà quotidiana che impedisce anche l’accesso al cibo.

“In questo modo – spiega il direttore della Caritas diocesana don Arnaldo Ricciuto – diventiamo tutti partecipi dello stesso progetto indirizzato a persone che sono i nostri fratelli, le nostre sorelle, molti anziani soli. Dimostriamo di essere famiglia in ascolto e famiglia che tende la mano, facendo della carità un gesto di amore concreto”.

È possibile partecipare alla campagna solidale Casa dolce…Caritas recandosi presso il supermarket L’Olimpo di Alife (via Caduti sul lavoro, prima della stazione ferroviaria) o presso la bottega di prodotti equosolidali Mano Amica di Dragoni (via Roma, località Trivolischi, nel piazzale antistante la chiesa).

Nel frattempo la Caritas ha messo a punto un Regolamento distribuito a tutte le parrocchie della Diocesi in cui sono indicate le linee guida per l’accesso alla mensa e per coloro che volessero prestare opera di volontariato presso la struttura di cui a breve torneremo a parlare.

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