Dal 1 marzo aumento delle tariffe cimiteriali relative a tutti i servizi che il Comune mette a disposizione dei cittadini: inumazioni, esumazioni, apertura loculi lampade votive (il canone di queste passa da € 10,50 a € 17.00)… (Leggi qui tutte le tariffe).
Cifre che salgono ma che tuttavia rimangono inferiori rispetto ai costi stabiliti dai Comuni limitrofi, ove però i cittadini colgono un diverso e più efficiente servizio.
È di fatto la manutenzione dell’intera area cimiteriale alifana ad essere oggetto di apprensione da parte dell’Amministrazione comunale del sindaco Salvatore Cirioli, e di pesante giudizio da parte della popolazione, e forse ancor di più adesso, alla notizia dell’aumento dei costi, quelli che dovrebbero garantire la “salute” del luogo.
Una macchina obbligata a ripartire da “zero” quella preposta alla gestione e cura del luogo sacro dove si registra mancata pulizia, mancato rispetto delle norme di sicurezza (cassette elettriche scoperte), depositi – ormai lunghi nel tempo – di materiale dismesso (vecchie lapidi), calcinacci, talvolta vetri e regolarmente residui di fiori e cuscini funebri marciti. Per non parlare delle precarie condizioni delle cappelle antiche.
A questo si aggiunge l’assenza di scaletti, innaffiatoi, ulteriori bidoni per la raccolta dei rifiuti e arnesi utili alla pulizia di cappelle e tombe, comunemente in dotazione in alcuni cimiteri del circondario e di cui le persone che ne fanno uso hanno cura e totale rispetto.
La recente realizzazione di una nuova area non bilancia la situazione.
Puntare a riqualificare tutto il cimitero, ma soprattutto avere attenzione per uno spazio che di per sé è sacro, preposto alla preghiera e al raccoglimento: dal Comune fanno sapere che si lavora affinché al più presto la sua totale manutenzione sia affidata stabilmente ad un unica ditta con i dovuti requisiti per la tutela del luogo.