Aggiornamenti dalla Provincia di Caserta su almeno 2 degli argomenti che in questo momento tengono viva la cronaca, in particolare la vita dell’Alto Casertano.
Parliamo di Ponte Margherita, su cui si stanno effettuando i lavori di messa in sicurezza dopo la chiusura al traffico nel gennaio 2016, e dell’agibilità delle Scuole su cui gravita l’attenzione di alunni, famiglie, docenti, non potendo più l’Ente garantire manutenzioni e controlli e messe in sicurezza per gravi motivi economici.
“Stiamo rispettando il nostro cronoprogramma e ci diciamo soddisfatti per l’andamento dei lavori”.
Il presidente della Provincia facente funzioni Silvio Lavornia si dice fiducioso per l’andamento del cantiere preposto alla messa in sicurezza del Ponte Margherita dopo che la Provincia ha appaltato e avviato i lavori ormai da qualche giorno.
“Mancano piattabande e puntelli per sistemare l’opera e poi la riapertura della corsia a monte (direzione Alife); a seguire i lavori di sistemazione definitivi per consentire entro qualche mese la riapertura completa dell’infrastruttura che collega il Matese al Casertano”.
La cronaca degli ultimi mesi ha visto i cittadini dell’Alto Casertano spettatori di un continuo botta e risposta: le ragioni tecniche della Provincia sostenute dall’urgenza di chiudere un ponte con carenze strutturali e renderlo più sicuro, e il Comitato con carte alla mano, a sostenere il contrario quindi la percorribilità del viadotto e la conseguente ripresa dei commerci su un’arteria rimasta penalizzata dalla chiusura del traffico.
Il Presidente Lavornia garantisce il regolare svolgimento delle attività di cantiere, assicura il controllo ai lavori e rimette in moto la fiducia di chi confida a breve di poter passare di nuovo sul Ponte.
Tensione diversa sul fronte della Scuola: ormai da settimane l’attenzione è sulla presunta chiusura nei prossimi giorni di oltre 90 istituti scolastici di competenza dell’Ente provinciale a causa dell’inagibilità delle strutture. Mancano ormai all’appello manutenzioni ordinarie e straordinarie, controlli sulla sicurezza e sulla tenuta degli ambienti a cui la Provincia non può far fronte senza i fondi che dal Governo centrale ormai non arrivano più.
Saltato nei giorni scorsi il Decreto Salva Province, si restringe ulteriormente la possibilità di assicurare l’ordinario alla vita dei cittadini.
Il rischio circa la chiusura delle scuole sarà affrontato lunedì mattina in un Consiglio Provinciale, cui seguirà una conferenza stampa per fare chiarezza e tenere tutti aggiornati sulla gravità e sulle possibilità del caso.
Davvero corriamo il rischio di vedere chiusi gli Istituti scolastici dell’Alto Casertano? La risposta celata ma indicativa di una strada, compare tra le righe di commenti che nei giorni scorsi si alimentano in Provincia: mobilitazione di studenti e dirigenti, e politici possono spingere la protesta fin dove serve per ottenere quei diritti negati, adesso, da troppo tempo.
Su quale fronte si concretizza davvero la responsabilità di una Provincia se la Costituzione Italiana prevede che essa sia Ente sovracomunale preposto al funzionamento del territorio e ad oggi non possa esercitare tale “potestà”?
Edilizia scolastica, trasporti locali, tutela dell’ambiente: sembra una farsa se chi ha tali competenze non possa agire in attesa che si faccia chiarezza sulle risorse mancanti e sui nuovi assetti istituzionali che le riforme Bassanini, Monti e Del Rio hanno ulteriormente complicato.