Lo ha annunciato questa mattina il Presidente facente funzioni Silvio Lavornia, palesando uno stato di fatto ormai chiaro a tutti: il decreto salva province atteso dal Governo non c’è stato e le condizioni di vita dell’ente casertano diventano complicate.
La nota dolente in questo momento sono le scuole, oltre 90 di competenza della Provincia, la gran parte non rispondenti a criteri di agibilità e funzionalità.
Mancano persino i soldi per pagare le spese di energia elettrica.
Questa mattina presenti all’incontro sigle sindacali, dirigenti scolastici, rappresentanze studentesche per prendere atto dell’impossibilità di un’azione politica che seppur fosse genererebbe un’impasse difficile da superare: la chiusura – per certi aspetti obbligatoria degli istituti inagibili – significherebbe il blocco totale delle attività e il rischio per gli imminenti esami di maturità.
Si punta alla mobilitazione popolare, come già abbiamo annunciato sabato, nell’articolo che anticipava l’incontro di questa mattina.
Alzare la voce contro le decisioni (o le mancate decisioni) di un Governo che paralizza il sistema “cultura” italiano attraverso la ristrettezza di fondi, e probabilmente una storia politica locale fatta di usi inadeguati delle risorse oggi feriscono la scuola di tutta la Provincia di Caserta ove non basta più la dedizione e il sacrificio di professori ed alunni uniti dalla passione, ma servono altri impegni, altri doveri, necessari diritti.
In attesa di ulteriori sviluppi e notizie dalla politica provinciale.
Vedremo il Dottor
PETRELLA É IN GRADO DI FATE PER LO STADIO DEL NUOTO PISCINA PROVINCIALE !