UOMINI
Non esistono al mondo uomini non interessanti.
I loro destini sono come le storie dei pianeti.
Ognuno ha la sua particolarità, non ha un pianeta che gli sia simile.
E se uno viveva inosservato e amava questa sua insignificanza,
proprio per la sua insignificanza egli era interessante tra gli uomini.
Ognuno ha il suo segreto mondo personale.
In quel mondo c’è un attimo felice.
C’è in quel mondo l’ora più orribile,
ma tutto ci resta sconosciuto.
Quando un uomo muore,
muore con lui la sua prima neve,
e il primo bacio e la prima battaglia…
Tutto questo egli porta con sé
Rimangono certo i libri, i ponti,
le macchine, le tele dei pittori.
Certo, molto è destinato a restare,
eppur sempre qualcosa se ne va.
È la legge di un gioco spietato.
Non sono uomini che muoiono, ma mondi.
Ricordiamo gli uomini, terrestri e peccatori,
ma che sapevamo in fondo di loro
Che sappiamo dei fratelli nostri, degli amici?
Di colei che sola ci appartiene?
E del nostro stesso padre
tutto sapendo non sappiamo nulla.
Gli uomini se ne vanno….
e non tornano più
Non risorgono i loro mondi segreti.
E ogni volta vorrei gridare ancora
contro questo irrevocabile destino.
Ogni uomo ha la sua storia e ogni storia conserva il suo fascino nel tempo. Ognuno ha il suo peculiare modo di essere, e lo porta con sé fino alla morte. Ma, quando lasciano questa terra, l’universo che ogni uomo rappresenta se va insieme a lui. E allora, cosa rimane di loro? Ne rimangono tracce in libri e opere scolpite nella storia dell’umanità. A volte il destino ci sottrae alle persone senza conoscerle del tutto. Ma forse questo è l’aspetto più bello della vita: sapere di non sapere…