Che sia un momento di svolta, di cambiamento, di nuove domande ne sono certi tutti. L’attesa però è per i risultati, positivi per alcuni – i sostenitori di questa maggioranza -, fragili per i più scettici e i dubbiosi o comunque coloro ai quali ancora non è chiaro il processo innescato.
Il gruppo politico alla guida della città capeggiato da Salvatore Cirioli, attende risposte: atti di coraggio, di onestà, di trasparenza da parte di tutti potrebbero sollevare, seppur lentamente nel tempo, le sorti di un comune che nel giro di pochi anni ha accumulato debiti insanabili, mentre il numero di creditori continua ad aumentare giorno dopo giorno.
Questa mattina, in seconda seduta, dopo l’assise di ieri mattina nell’aula consiliare si è presentata solo la Maggioranza: il sindaco Salvatore Cirioli, il vicesindaco Luca Sasso, il capogruppo Gianfranco Di Caprio, Daniela Pece, Debora Zazzarino.
Tensione in aula non per l’assenza della minoranza di Roberto Vitelli preannunciata, ma per i numeri che vengono meno in seno alla stessa Maggioranza seppur proprio dagli assenti sia venuto in più occasioni il favorevole consenso al dissesto finanziario.
Dalla minoranza politica, nelle ultime ore, ancora la delusione per una proposta non accolta da Cirioli, quella cioè di rinviare di pochi giorni il dibattito e il voto per consentire a tutti una più esauriente visione degli atti a sostegno del dissesto finanziario. E dopo la sospensione del Consiglio comunale di ieri, sempre dalla minoranza guidata da Roberto Vitelli il severo giudizio su un’azione che appare più come una forzatura politica che come una scelta democratica e serena.
La conferma dei debiti che gravano sulle spalle del Comune: così il sindaco ha aperto la seduta, poi la relazione del vicesindaco Sasso, nonchè assessore al Bilancio e ai Tributi; a seguire l’intervento del capogruppo Gianfranco Di Caprio. Interventi tesi a chiarire ulteriormente, fare ancora una volta il punto della situazione, spiegare cosa cambierà.
La Corte dei Conti vigilerà sulla quotidianità di questa amministrazione; lo Stato coprirà una parte dei debiti.
Il comune non potrà contrarre nuovi debiti, ma vedrà blindate le proprie casse di fronte ai creditori. Ai cittadini il dovere, fino ad ora disatteso, di pagare le tasse, cioè di rispettare la legge e il proprio paese. Quest’ultime subiranno percentuali di aumento, così come impone ogni dissesto, ma il controllato sistema “entrate-uscite” potrebbe consentire – con il contributo di tutti – la ripresa di Alife in un’ottica di stabilità e civiltà.
Al termine degli interventi le azioni di voto dei presenti.
Con la consapevolezza di aver compiuto un gesto – per alcuni atteso da anni, per altri temuto – questa maggioranza ha votato il dissesto incassando l’immediato consenso e abbraccio di gran parte dei presenti.
“Cari concittadini – le parole di Cirioli appena dopo il voto – cominciamo questo periodo di risanamento, in modo serio e in modo corretto… Non lo rifaremo noi ma la Commissione della Corte dei Conti perchè i nostri uffici non sono ancora all’altezza di camminare. Sicuramente questo oggi è un passo importante perchè mettiamo un punto fermo a quello che succedeva su questo comune. Noi proseguiamo con il nostro programma e tutto quello che c’è dietro sarà risanato dalla Commissione che verrà. (…). I cittadini devono stare tranquilli perchè i loro soldi non serviranno più per pagare debiti e avvocati, ma per garantire i servizi alla nostra città e farla rifiorire”.
Aria mesta in aula: non è solo il momento di una svolta amministrativa, ma anche politica dopo le scissioni in seno alla maggioranza e le assenze dei Consiglieri. Attesa per le prossime azioni sia politiche che amministrative.