Home Chiesa e Diocesi 1 maggio 2017, data storica. Il primo Sinodo della Diocesi di Alife-Caiazzo

1 maggio 2017, data storica. Il primo Sinodo della Diocesi di Alife-Caiazzo

Ultimi preparativi e poi il solenne giuramento: si cambia la storia diocesana. Lunedì la messa di apertura del Sinodo e a seguire le assemblee di voto

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È tutto pronto perché il primo Sinodo diocesano abbia inizio. Questa mattina in un incontro con la stampa locale, Mons. Valentino Di Cerbo ha spiegato ai giornalisti il grande evento che si inserisce in un più lungo cammino – per la Diocesi di Alife-Caiazzo – fatto di esperienze diverse, complementari e parallele con l’unico obiettivo di arricchire il Territorio: “Dalla qualità di una comunità cristiana dipende anche la qualità dell’intero territorio tramite le ricadute che in termini di progetti e risultati è possibile realizzare”, ha spiegato il Vescovo. “La nostra Diocesi sulla base di queste idee si muove da tempo…”.

Così il Pastore per spiegare il valore del Sinodo, quale momento di sintesi e arrivo di una storia  – ecclesiale – che nel suo corso non smette di guardare all’uomo, ai cittadini di questa terra e si rivolge ad essi attraverso ogni iniziativa di dialogo e promozione umana.

“La Chiesa non si sovrappone alla vita delle persone, ma le abbraccia, le prende per mano, vi presta ascolto”: se il Sinodo rappresenterà una grande assemblea allo studio dei documenti che orienteranno il cammino futuro della Diocesi, la precedente Visita Pastorale di Di Cerbo ha scritto il prologo di quel dialogo intercorso tra il Pastore e il Territorio (e viceversa), necessaria base su cui si innesta oggi una riflessione più ampia in merito alle proposte che la Chiesa fa – soprattutto in termini concreti – al territorio.

“In che modo stiamo formando i cristiani?” è la domanda che accompagna da tempo le scelte del Vescovo e le conseguenti azioni: “La Chiesa non è un’organizzazione ma una squadra di artigiani al lavoro, che piantano semi, che alimentano il terreno…”. Il Sinodo muove i suoi passi da questa speranza, e da esperienze concrete.

La cura delle Vocazioni, la formazione dei cristiani, come fare il catechismo, come amministrare i beni della chiesa, come coinvolgerei laici nelle decisioni parrocchiali, come organizzare la Caritas, come rendere i fedeli più partecipi delle liturgie, come orientare la formazione dei credenti e quella dei sacerdoti, come promuovere la cultura della comunione sul territorio, quale etica per i Comitati festa, quale ruolo e quali responsabilità per i religiosi e le religiose innestate nei contesti cittadini: sono solo alcuni degli  argomenti  confluiti nei documenti elaborati dalle 5 commissioni tematiche nei mesi scorsi, integrati in occasione delle assemblee di forania e che saranno messi al voto durante le sedute assembleari che inizieranno il 5 maggio.

Lunedì alle 18.30 in Cattedrale, la Messa di apertura presieduta dal Vescovo e il giuramento dei delegati. Poi ogni venerdì, per oltre un mese, la Cattedrale si trasformerà nell’Aula sinodale: in questa occasione ogni sera sarà discusso e messo al voto uno dei 5 documenti tematici.

La veglia di Pentecoste, il 3 giugno, sarà un altro momento di sintesi nella preghiera.

A settembre seguirà il voto finale dell’unico Documento sinodale e il 14 ottobre, data della dedicazione della Cattedrale (consueto inizio dell’anno pastorale) la Chiesa di Alife-Caiazzo riceverà nel Libro del Sinodo la sua Storia riscritta, non da mani di alcuni, ma dal cuore e dal lavoro dei tanti che in questi mesi non hanno fatto mancare il contributo e l’entusiasmo a questo momento partecipativo.

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