Nuovi debiti in arrivo per il Comune di Alife.
A poche settimane dalla dichiarazione di dissesto finanziario. altre notizie a confermare lo stato di deficit in cui versano le casse dell’Ente.
È stato notificato questa mattina, ma porta la data del 2 maggio, il Decreto del Tribunale di Santa Maria, che ingiunge il Comune a pagare la somma di € 800mila a vantaggio del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro a causa della fuoriuscita di Alife dallo stesso nel 2014 ma responsabile delle spese relative alle perdite di gestione.
Pagare per un servizio che non c’è e che i cittadini pagano doppiamente a causa dei ripetuti danni alla rete idrica che rimbalzano puntualmente tra il predetto Consorzio provinciale e l’Acquedotto Campano. Situazione di impasse senza precedenti.
“Per chi sta ancora a pensare se siamo o meno un Ente dissestato…” le prime dichiarazioni del Sindaco Salvatore Cirioli di fronte al documento firmato dal giudice Carla Bianco.
“Si è deciso di uscire dal Consorzio Idrico Terra di Lavoro e di accollarsi le perdite di gestione lasciando però i soldi dei cittadini nelle loro mani in quanto continuano a gestire la nostra rete. Che senso ha avuto uscire dal Consorzio senza attivare anche una gestione propria della rete?” Sintetizza così il Primo cittadino lo stato delle cose, confermando – come attesta ormai ogni tipo di documento – la grave e irreparabile situazione economica alifana.
Momento difficile per la comunità alifana che esattamente da un mese dalla dichiarazione di dissesto vive un’esperienza sociale, politica e amministrativa fragile sotto molti punti di vista: un’accertata massa debitoria ormai insanabile al di fuori del dissesto; maggioranza e opposizione schierate su fronti opposti e divisioni interne alla maggioranza stessa che fanno preoccupare per il futuro politico di questa Amministrazione; cittadini preoccupati non solo dalle tasse aggiuntive che comporterà il dissesto ma anche per il futuro di Cirioli e della sua giunta.