Come già anticipato nei giorni scorsi, Alife cambia il calendario settimanale della raccolta differenziata, apportando qualche modifica sostanziale. La decisione, come era prevedibile, ha allertati i cittadini che hanno espresso a più riprese la propria preoccupazione attraverso la pagina Facebook del Comune.
Le domande più frequenti. Fin dall’ufficializzazione della notizia, gli alifani non ha fatto mistero di mostrarsi perplessi di fronte al cambio di regime nella gestione della raccolta differenziata: da più parti, in effetti, si constata come la raccolta dell’umido due sole volte a settimana, soprattutto in vista della stagione estiva, sia igienicamente rischiosa (si è paventato il rischio di cattivi odori, ad esempio). Inoltre, tale problema si avverte sensibilmente da quelle persone che hanno anziani in casa, specie se infermi e quindi soggetti ad una maggiore produzione di rifiuti in forma di pannoloni e materiale sanitario. Ulteriori problemi sollevati sono stati quelli inerenti la modalità di smaltimento del vetro.
La risposta del Comune. La risposta dell’Amministrazione comunale è stata immediata ed esaustiva, generando un dialogo pacato e privo di polemica. Anzitutto, l’indifferenziato: la scelta di raccoglierlo una sola volta a settimana rientra nelle Linee guida nazionali per la differenziata e ciò vale anche per l’umido, perché c’è l’intenzione di sensibilizzare maggiormente la popolazione verso una produzione di rifiuti sostenibile che abbia, come fine ultimo, l’abbassamento dei costi della TARI. Un sistema del genere non lascerebbe in difficoltà coloro che hanno in casa anziani e persone ammalate: come già accade in altri comuni, c’è tutta l’intenzione di valutare – anche ad Alife – una gestione a parte dei casi più critici, da calendarizzare non appena verrà affidata ad apposita ditta la gestione biennale della differenziata (la cui gara di appalto sarà espletata dalla Prefettura di Caserta).
In tale occasione sarà anche disciplinata la distribuzione dei sacchetti e delle buste.
Nel frattempo comunque, l’Amministrazione comunale ha aderito ad un bando regionale (per ottenere compostiere di comunità, della capacità di circa 120 tonnellate) e se ciò andrà in porto, permetterà di trattare in casa la metà della frazione umida dei rifiuti cittadini, con un primo abbattimento dei costi di gestione e della tassa (circa il 5-10%). Infine, a proposito del vetro, esso dovrà essere sistemato in un apposito secchio di plastica e non sarà più tollerato che davanti a qualche abitazione venga lasciato esclusivamente il sacco dell’indifferenziato. In tutti i casi vigeranno controlli maggiori perché, al fine di garantire un buon servizio, il rispetto dei diritti e dei doveri è sacrosanto.