Sabato scorso, presso il Liceo Statale Galileo Galilei di Piedimonte Matese, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’indirizzo musicale, alla presenza delle autorità civili e militari, oltre ad un nutrito gruppo di studenti liceali ed altri provenienti dalle scuole medie di Alife e Piedimonte Matese. Dopo il saluto iniziale della Preside, Prof.ssa Bernarda De Girolamo, una studentessa, Chiara Caruso – discendente diretta del famoso cantante Enrico Caruso, ha introdotto i presenti nel vivo dell’emozionante cerimonia, leggendo un’opera poetica inedita della professoressa di lingua e letteratura inglese Giovanna Giordano. A coordinare la cerimonia, la professoressa di lingua e letteratura inglese, Claudia Santomassimo.
Sulle ultime parole “se la musica è un profumo di una bianca rosa”, il Woodwind Quintet, in rappresentanza della banda musicale della Nato (U.S. Naval Europe Band), ha dato il via alle loro esecuzioni, incantando l’auditorium ed eseguendo diversi brani con un tale trasporto da vedersi chiedere un bis dagli stessi alunni della classe IM, la prima ad indirizzo musicale del liceo, su un classico della musica napoletana, Funiculì Funiculà, suscitando grande apprezzamento tra i presenti.
“Mi auguro che da questo indirizzo di liceo musicale possano nascere nuove risorse e che possano essere ambasciatori nel mondo del nostro territorio – ha dichiarato la Dirigente De Girolamo – penso sia arrivato il momento che la cultura scientifica si coniughi con quella umanistica ed artistica per formare un cittadino consapevole ed equilibrato, questa è la mission del nostro Istituto”.
La decisione di aprire una sezione ad indirizzo musicale raccoglie e sviluppa quella sensibilità artistica di cui gode il nostro territorio, che ha dato e continua a dare i natali ad artisti di grande talento e per questo motivo, per onorare uno dei più illustri cantanti internazionali che affonda le sue origini proprio a Piedimonte Matese, la Preside si è impegnata ad intitolare il nascente indirizzo musicale ad Enrico Caruso ma ricordando anche la figura di Alessandro Vessella, il musicista di Alife che trasferito a Roma alla fine del 1800, per talento e intuito diresse per molti anni la Banda musicale di Roma, e tradusse per banda, le opere dei grandi maestri tedeschi (Chopin, Wagner, Beethoven) aprendo la storia del concerto bandistico una nuova strada, ancora oggi riconosciuta al suo genio.
