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Alife / Cimitero. Corpi profanati, una messa speciale per i cari defunti

A partire da giugno, l'indagine della Procura e il dolore di molte famiglie di fronte alla sparizione dei loro cari. Il Vescovo Di Cerbo ha pregato per tutti: i corpi profanati e i cittadini alifani feriti da questo dolore

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Foto Gianni Parisi

Una messa celebrata in suffragio dei fedeli defunti i cui corpi sono stati profanati, e che ha destato nella comunità alifana non poco sgomento.
È andata così, questo pomeriggio, durante la messa che Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo di Alife-Caiazzo ha celebrato presso il cimitero cittadino.
Un ricordo particolare “senza essere giudici nei confronti di alcuno” per le anime dei cari defunti i cui corpi non sono stati lasciati al riposo delle tombe.

Una triste vicenda che ha toccato in profondità la comunità alifana a partire dallo scorso giugno quando un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in seguito ad alcune segnalazioni, ha fatto scattare numerosi controlli ai loculi sospetti.

Durante le indagini

Per i mesi successivi – e tutt’ora si lavora in tal senso – sono state passate al setaccio numerose sepolture per accertare se dietro le lapidi, con tanto di nome e cognome dei defunti, vi fosse di fatto un corpo. Molti accertamenti hanno portato all’amara sorpresa che tanti corpi, per i quali erano state predisposte estumulazione o esumazione secondo le regolari prescrizioni, non sono mai stati ricollocati in un loculo, bensì ammucchiati e nascosti in depositi posticci.
Ha voluto pregare per tutto questo il Vescovo: per il dramma che molte famiglie hanno dovuto accettare, per il torto subito, per il dolore ancora vivo in molti alifani, ma in particolare per l’anima e i corpi oltraggiati dei tanti defunti.

Nel giorno di tutti i Santi un ricordo particolare da parte di Mons. Di Cerbo ai tanti cittadini di Alife che oggi non ci sono più e che oggi vivono ancora nel cuore di amici, cari, conoscenti: quelle tante persone hanno fatti del bene alla comunità, e si sono distinte per gesti di santità quotidiana. Una riflessione che ha ricondotto la festa dei Santi ad un’esperienza vicina, non lontana dalla vita di tutti i giorni, ad intendere la santità come esperienza possibile, vicina, a portata di tutti.
Da qui, l’invito del Vescovo a recuperare l’entusiasmo e la volontà di una vita, bella, santa, più vicina ai sogni di Dio: “I Santi, pregano per noi perchè ci passi la noia di Dio e ci torni la passione per le cose grandi, per i fratelli, per noi stessi. Non ci dobbiamo pensare in questo mondo come consumatori di beni, ma persone che devono appassionarsi al proprio destino ed essere capaci di osare nel bene…”

Scarica qui la riflessione del Vescovo Valentino su sorella morte, il pensiero che ha firmato in occasione del mese dedicato ai fedeli defunti

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