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Ad Alvignano riapre il Santuario. Quando il dialogo vince per il bene della Comunità

L'accordo tra Comune e Diocesi concede a quest'ultima il luogo sacro in comodato d'uso per i prossimi 5 anni: in questo modo accelerati i lavori di restauro della struttura

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Il Santuario dell’Addolorata, da questa sera riapre ai fedeli. Dopo la chiusura, avvenuta  nel dicembre 2013 per piccole lesioni strutturali,  il luogo tanto caro agli alvignanesi riapre le porta e torna ad essere riferimento per le celebrazioni festive.
Oggi pomeriggio alle 17.00 (domenica 10 dicembre), Mons. Valentino Di Cerbo presiederà la messa con don Stefano Pastore, parroco di San Nicola – nel cui territorio ricade il Santuario – e don Pasquale Rubino parroco di SS. Pietro e Paolo.

La Diocesi di Alife-Caiazzo, al fine di recuperare l’edificio alle sue funzioni religiose, ha chiesto ed ottenuto dal Comune – ente proprietario della chiesa – il comodato d’uso gratuito della struttura per i prossimi 5 anni garantendo le spese di manutenzione straordinaria per far fronte ad una celere apertura.  In accordo con l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Angelo Marcucci, la diocesi di Alife-Caiazzo, nella persona del vescovo Mons. Valentino Di Cerbo ha proceduto ai lavori trovando nella disponibilità della locale ditta edile Sgueglia, la possibilità di procedere in tempi brevi e in sicurezza affinché il Santuario dell’Addolorata venisse riaperto in occasione delle feste natalizie: compiuti i lavori di cerchiatura della cupola, di riparazione e messa in sicurezza di alcune crepe, di sgombero del materiale di risulta depositato sulla cupola dopo i lavori post terremoto dell’Ottanta e dopo aver dismesso l’impalcatura che in questi recenti anni ha occupato il transetto, il Santuario torna quello di un tempo, in attesa di possibili lavori di restauro o di impiantistica subordinati a finanziamenti esterni.
Tornerà ad essere luogo di riferimento per la celebrazione di una messa domenicale o ogni solennità.

Dal contenzioso civile all’accordo.
Per il bene della comunità

Nel dicembre 2001, durante l’amministrazione comunale di Donatella Andrisani, il Comune di Alvignano metteva all’asta l’immobile del plesso scolastico di Sagliutella, aprendo la gara solo ad “Istituzioni religiose, Fondazioni riconosciute ed Enti morali riconosciuti” (Delibera n.306 del 04.12.2001).
La Diocesi di Alife-Caiazzo, a gennaio del 2002, nella persona del suo rappresentante legale, S. E. Mons. Pietro Farina, si aggiudicava l’edificio per un totale di lire 91.500.000 (novantunomilionicinquecentomilalire) rispetto ad una partenza di lire 91.353.600, impegnandosi a corrispondere da subito (come previsto dal bando di Gara) il 50% del totale e dopo aver già corrisposto la somma di lire 20.000 (ventimilioni) a titolo di cauzione a fondo perduto.
Di questo acquisto però il Comune di Alvignano non ha mai effettuato l’atto di trasferimento del bene alla Diocesi. A gennaio 2003 l’Ente ecclesiale sollecitava il Comune di Alvignano a procedere in tal senso; senza alcun risultato in merito, nel 2005  Mons. Farina, formalizzava la rinuncia all’immobile e chiedeva la restituzione del 50% della somma già versata nel febbraio 2002.

Di qui, una causa civile, in corso fino a poco fa, non avendo il Comune di Alvignano adempiuto a tale richiesta.
Solo nei mesi scorsi il contenzioso tra i due Enti è stato oggetto di una transazione: l’accordo tra il Comune e la Diocesi prevede che quest’ultima ha ritirato la propria denuncia contro l’Ente comunale rinunciando alla somma di € 23.627, 90 versata  nel 2002 per l’acquisto della scuola di Sagliutella senza però aver ottenuto di fatto il possesso dell’immobile.
“Stante il tempo trascorso ed indipendentemente dalle azioni giudiziarie svolte, tenuto conto anche delle buone intese istituzionali intercorse e raggiunte tra le parti per la gestione di altre problematiche nell’ambito del territorio comunale (…) si è inteso transigere definitivamente la vertenza e addivenire ad una soluzione concordata del contenzioso”, si legge nell’atto sottoscritto dal sindaco Marcucci e dal vescovo Di Cerbo al fine di garantire alla comunità alvignanese quel luogo di culto identitario, specchio della storia dell’intero paese.

Di comune accordo la Diocesi si è fatta carico dei lavori del Santuario per un importo complessivo di € 47mila; il Comune a fronte della somma sopra citata (i 23mila euro del 2002) ha anticipato a favore dell’Ente ecclesiale la somma di € 20mila, per cui non corrisponderà per il prossimo quinquennio il contributo annuale di € 3000, quale sostegno alla manutenzione ordinaria dell’edificio sacro così come avvenuto fino ad ora per una delibera di Consiglio comunale del 2006 (n.17 del 24.04.2006).

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