Home Territorio Piedimonte Matese. Maggioranza e Minoranza, divisioni in vista delle Politiche 2018

Piedimonte Matese. Maggioranza e Minoranza, divisioni in vista delle Politiche 2018

Quanto inciderà sull'amministrazione locale la posizione di ciascun consigliere comunale?

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Michele Martuscelli – Come “passerà” questo passaggio elettorale  il comune di Piedimonte Matese, maggiore centro urbano, in tutte e tre le sue componenti  ovvero di maggioranza (Uniti per Piedimonte) e due di minoranza (Noi di Piedimonte e SiAmo)?
Ha destato stupore e sconcerto la presenza di alcuni consiglieri di maggioranza all’inaugurazione – avvenuta domenica scorsa –  della sezione territoriale di Forza Italia per l’avvio-presentazione di alcuni candidati (l’ex presidente del consiglio regionale bassoliniano Sandra Lonardo, il consigliere regionale in carica Massimo  Grimaldi, il competitor di Gennaro Oliviero) sotto l’egida – ovviamente – del deputato uscente Carlo Sarro.
Tra il pubblico sono stati visti Mauro Martino di antica fede di centro destra (anche più recente con prese di posizione su FB), già candidato con l’avvocato D’Amore e  attuale consigliere comunale di maggioranza con importanti deleghe e Liberato Paterno, assessore entrambi candidati con la lista “Uniti” guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo già consigliere di minoranza con “Progetto civico”, esperienza  che lo  portò alla rottura (in alcuni comizi fu durissimo contro Sarro durante la campagna elettorale per le comunali) con l’ex sindaco – deputato uscente che ha appoggiato la lista civica dell’avvocato Carlo Grillo con esponenti  vicinissimi a Sarro.
Acqua passata. Chissà…
Come spiegare  queste presenze? Altra partita – quella delle politiche – rispetto alle amministrative?
Esigenza di riposizionarsi, nello scenario politico-istituzionale in evoluzione,  anche a seguito del “raffreddamento” dei rapporti con il consigliere regionale di fede deluchiana Alfonso  Piscitelli (comizi anche con altri del centro sinistra)?
Un po’ di tutto questo.
C’è da considerare, tuttavia, che la lista Uniti per Piedimonte già nel programma si  definiva “un’aggregazione di cittadini, dentro e fuori i partiti, di diversi orientamenti culturali e politici accomunati dall’idea di base che “insieme è meglio”.
Dichiarazione programmatica che lascia aperte diverse ipotesi di coesistenza. Il dato – forse più  significativo da sottolineare – è lo strappo con Piscitelli (il Presidente del consiglio comunale Gianluigi  Santillo, un passato di mastelliano – si è reso indipendente  in provincia spezzando il filo con la lista almeno formalmente per la carica attribuita dal presidente Giorgio Magliocca, di Forza Italia e per l’occasione, coordinatore della campagna elettorale): domani si vedrà avendo il consigliere regionale convocato un raduno pubblico a Caserta.
La lista Noi di Piedimonte è quella di più marcata identificazione elettorale anche in questa campagna  per le politiche : fortemente appoggiato da Oliviero anzi patrocinato e promossa dal consigliere regionale presidente della settima commissione consultiva la lista appoggia altrettanto fortemente il politico sessano  candidato nel collegio uninominale    tanto da ospitare il  suo spazio elettorale in città nella sede dell’associazione-movimento inaugurata prima di Natale. Uniche eccezioni due ex candidati della lista: Dino Farina e Vincenzo Florio. E La lista  civica SiAmo?
Lista composta da una ragguardevole quota di centro destra con eccezioni come l’ex assessore della giunta Cappello Iannotta, ha  visto  anche al  fuori del livello consigliare, l’emergere dell’attivismo   di Sara Petella (consigliere di opposizione)  per Fratelli d’Italia e di Cristina Caso, già candidata non eletta nella lista, nominata da poco coordinatrice locale di Forza Italia al su debutto domenica scorsa durante l’inaugurazione della sede sovracomunale degli azzurri  in viale della libertà.

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