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Alife. Una giornata in memoria di Fra Umile Fidanza. Il Card. De Giorgi atteso in città

Lo scorso anno circa 1000 fedeli provenienti da tutta la Campania hanno affollato la Cattedrale per pregare in memoria del francescano originario di Calvisi

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Fra Umile Fidanza

Torneranno ad Alife i devoti di Fra Umile Fidanza provenienti da tutta la Campania, e da altre regioni d’Italia. Come avviene da qualche anno, nell’anniversario della sua morte avvenuta il 3 marzo 1990, sono tante le persone che raggiungono la Cattedrale di Alife per una messa in memoria del francescano originario di Calvisi (frazione di Gioia Sannitica) e poi proseguire il pellegrinaggio alla sua tomba, nel suggestivo borgo di campagna della Diocesi di Alife-Caiazzo. (Leggi qui la cronaca 2016).
C’è particolare attesa per la celebrazione di quest’anno, in programma sabato 3 marzo, alle 11.00: per l’occasione infatti, il vescovo diocesano Mons. Di Cerbo accoglierà il Card. Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo e già assistente generale dell’Azione Cattolica Italiana, che ha accettato l’invito a presiedere la celebrazione.
Dispiegamento di Carabinieri e Vigili urbani non solo per accogliere l’Arcivescovo, ma per consentire il necessario ordine pubblico essendo previsti centinaia di fedeli.

La storia, la devozione dei fedeli
Nato il 14 giugno 1910, Giuseppe Fidanza (questo il suo nome di Battesimo), in giovanissima età veste l’abito francescano presso il Convento di Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese, ma per oltre 50 anni vive presso il Convento di San Pietro d’Alcantara a Portici (NA). È qui che cresce la sua fama di uomo dell’ascolto, dell’incontro: in lui la gente intravede il modello del frate al servizio dei bisogni di ogni uomo, a lui affidano preghiere di intercessione per ogni causa.
Dopo la sua morte, è un crescendo di devozione e in tanti intravedono nella sua figura un sicuro intercessore presso di Dio per richieste di guarigioni da malattie fisiche e spirituali.

Fra Umile oggi
Con il passare del tempo, si è avvertito il bisogno – supportato da logiche necessità organizzative – dare vita ad un gruppo “ordinato” dei fedeli devoti a Fra Umile: ne è nato un Consiglio direttivo e con S. E. Mons. Valentino Di Cerbo – vescovo della Diocesi di origine del fraticello nonchè della frazione in cui è sepolto – si è giunti allo Statuto che regola la vita dei Gruppi di preghiera Fra Umile Fidanza. Regola di vita di ciascun gruppo è la carità ai fratelli bisognosi, su cui poggia l’intero atto costitutivo dell’Associazione. Gesti di amore associati alla preghiera che puntualmente mette insieme e riunisce le centinaia di persone che ne fanno parte.

 

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