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Piedimonte Matese. Politica fatta di “pezze a colori”, così Petella dalla minoranza politica

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comune-piedimonte-mateseI comuni del Matese necessitano di stabilità, ben oltre i rimpasti di deleghe. Politica che si veda, che si tocchi, politica che faccia il bene delle comunità: questo chiedono i cittadini.
Sul cambio di nomine in seno alla maggioranza dell’Amministrazione Di Lorenzo, interviene Sara Petella dalla minoranza, discutendo la stabilità politica locale. 

Michele Martuscelli – A commentare per primi lo strappo – ricucito – all’interno della maggioranza di Uniti per Piedimonte sono il consigliere di minoranza del gruppo “SiAmo”, Sara Petella (in foto), e il coordinamento del  circolo di Fratelli D’Italia di cui fa parte che parlano di soluzione a “pezze a colori” in merito al nuovo riassetto di deleghe successivo e conseguenziale al ritiro della delega ai lavori pubblici all’assessore Loreta Di Marco a cui sono stati affidati altri importanti  incarichi nella gestione della macchina comunale.

«Il ridimensionamento della figura ingombrante di Loreta Di Marco, insieme al rimpasto delle deleghe, rappresentano la più classica delle “pezze a colori”. Il sindaco Di Lorenzo – è scritto nella nota congiunta – in evidente difficoltà, prova a nascondere una crisi di maggioranza che è però oramai palese, e che rischia solo di trascinarsi in avanti, mettendo la polvere sotto il tappeto”. Inoltre la nota sottolinea e rimarca  una serie di critiche in merito alla gestione  del personale apicale ad iniziare dalla scelta del nuovo segretario comunale “part-time”: “Al netto delle soluzioni di comodo delle ultime ore, non possono essere sottovalutate le preoccupanti osservazioni sulla gestione dell’ufficio tecnico da parte dell’assessore Di Marco, che, neppure eletta (ma pagata 1350€ al mese) dai cittadini piedimontesi, è divenuta figura preponderante nella gestione della città. Il tutto, tra l’altro, mentre si rinuncia invece ad un segretario comunale full time, assumendolo part-time. È necessario un chiarimento nelle sedi opportune, affinchè i problemi di convivenza all’interno di una scricchiolante maggioranza non ricadano sui cittadini, né vengano elusi per meri calcoli politici di convenienza, mettendo da parte l’interesse primario che è il bene di Piedimonte. Altrimenti, meglio staccare la spina all’amministrazione più nevrotica della storia della città» concludono nel comunicato stampa. Ricordiamo alla genesi dello strappo interno le posizioni di conflittualità tra il consigliere Mauro Martino (aveva  rinunciato alla delega della gestione rifiuti) e la Di Marco ora ricollocata in un’altra sfera di deleghe.

Intanto  ad inizio settimana due sedute di consiglio.
Silenzio sull’esito del rimpasto finora dal gruppo “SiAmo” e da “Noi di Piedimonte”.

 

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