Possibile svolta nell’ambito dei servizi sociali del territorio matesino dopo l’incontro tenuto ieri alla Regione Campania tra l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini e i Comuni dell’Ambito Sociale C4.
Su 31 Comuni erano presenti i Comuni di Piedimonte Matese, Alvignano, Dragoni, Castel Campagnano, Piana di Monteverna e Roccaromana oltre ad una rappresentanza di associazioni di categoria.
Si è condiviso la necessità di trasformare l’Ambito sociale in azienda di servizi alla persona, e di attivare una cabina di monitoraggio regionale che preveda anche il coinvolgimento delle Associazioni.
È questo in sintesi l’esito di un momento atteso e che potrebbe rappresentare la svolta nella gestione e fruizione dei servizi sociali, ancor di più dopo i mesi di gravi disagi arrecati alle famiglie del territorio a causa della sospensione di numerosi servizi.
L’Assessore Fortini (nella foto) ha proposto agli Enti presenti di avviare la trasformazione dell’Ambito in azienda speciale o in consorzio dei servizi sociali, in modo tale che vi sia più stabilità sia per chi vi lavora sia per i cittadini che usufruiscono dei servizi. Proposta che ha trovato disponibilità da parte delle autorità presenti. Una seconda fase del progetto prevede l’istituzione di una cabina di monitoraggio tra Regione, Ambito ed Associazioni: è proprio dal confronto con queste ultime che i Comuni potrebbero ricavare il vantaggio di seguire e accompagnare meglio i casi di disagio presenti nei territori di competenza, come la stessa Fortini ha sottolineato.
Dunque la responsabilità del variegato mondo dei servizi sociali, la tutela dei diritti dei cittadini, è nelle mani dei nostri Sindaci.
Da più parti (famiglie di disabili e associazioni di settore) si alza la voce affinchè non si verifichi più lo stallo politico-amministrativo che per diversi mesi ha impedito l’erogazione di servizi (basti pensare che l’assistenza scolastica ai disabili è stata sbloccata solo nel mese di marzo).
A breve i Sindaci dell’Ambito sociale C4 si riuniranno per un coordinamento istituzionale e discutere di proposte prima di avviare il procedimento richiesto dalla Regione.
Nel frattempo in Regione si darà avvio alla cabina di monitoraggio a cui prenderanno parte anche le associazioni di settore.
Un passo avanti nell’ottica della partecipazione e rispetto dei diritti al quale si rende necessario un percorso serio, responsabile, concreto.