Home Attualità Alife. I diritti dei disabili come step culturale e sociale

Alife. I diritti dei disabili come step culturale e sociale

La sezione di Alife dell'ANIEP ha partecipato all'assemblea nazionale tra le varie sedi italiane. Il presidente Pietro Natale porta avanti il suo progetto

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Si è svolta sabato e domenica 2-3 Giugno, presso l’Oly Hotel di Roma, l’assemblea nazionale ANIEP, momento d’incontro per tutti gli esponenti delle varie sezioni d’Italia. Alife, che da diversi mesi ha la fortuna di ospitare una delle 18 sezioni italiane, si è distinta per il lavoro svolto e soprattutto per la promettente progettualità. ANIEP, un’ associazione nazionale per il riconoscimento dei diritti delle persone disabili, con sede centrale a Bologna, si batte quotidianamente in molte città italiane per fare da portavoce a tutti coloro che si trovano in difficoltà a causa della propria mobilità fisica, che non può nel 2018 rappresentare ancora un disagio.

La situazione nei comuni del Matese, da questo punto di vista, non è delle migliori, considerato che le barriere sono troppo spesso un ostacolo insormontabile per una sedia a rotelle e la problematica, grazie all’impegno del presidente della sezione di Alife di ANIEP, Pietro Natale, e del direttivo, è stata esposta nel corso dell’assemblea nazionale, suscitando sensazioni di incertezza soprattutto tra i membri delle sezioni di ANIEP del Nord Italia, dove la realtà, se pur non al 100%, permette comunque una vita quotidiana migliore ai disabili. Alife, città che vanta di un patrimonio archeologico straordinario, non permette ad esempio l’accesso a gran parte dei monumenti alle persone in carrozzina e questo non può non essere motivo di segnalazione agli enti preposti, considerato che nemmeno una semplice passeggiata si può ritenere tranquilla, viste le strade danneggiate, i marciapiedi senza rampa e gran parte dei locali commerciali inaccessibili. Durante l’assemblea si è discusso anche del nuovo programma amministrativo del neo-nato Ministero della Disabilità e della Famiglia, non condiviso da tutti, ma che comunque ha suscitato una condizione di speranza al buon lavoro e soprattutto alla battaglia culturale. Perché è di cultura che si parla quando i tasti dell’ascensore sono stati progettati senza pensare a chi non può arrivarci da seduto, quando il water nella toilette per disabili è inaccessibile da tutti e tre i lati, quando sul marciapiede giacciono tavolini e sedie di un Bar e quando l’autobus di linea non ha la rampa per salirci sopra.

L’obiettivo dell’ANIEP resta quello di continuare a sensibilizzare in tutte le regioni italiane un maggior numero di persone e l’augurio è quello di favorire l’apertura di molte altre sezioni, le quali possono agire sia giuridicamente che socialmente. Il progetto della sezione di Alife, anche per merito dell’iniziativa “Adotta una rampa”, resta vivo e continuativo, nella speranza che le cose possano cambiare presto.

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