Home Attualità C’è posto in casa tua? Accogliamoli anche in famiglia. Ecco come

C’è posto in casa tua? Accogliamoli anche in famiglia. Ecco come

Nel 2017 sono stati più di 17mila i minorenni "non accompagnati" accolti in Italia. Ragazzi tra i 15 e i 17 anni provenienti da Gambia, Egitto, Albania, Eritrea, Somalia, Nigeria, Bangladesh e Mali, ma l'età media è destinata a scendere

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Foto Ansa

Spalancare le porte del cuore e quelle delle propria casa. Dare un tetto e affetto ai ragazzi venuti da lontano e oggi senza famiglia e futuro.
Mentre l’Italia si interroga e discute, al suo interno e in Europa, “migranti sì, migranti no” alimentando dibattiti ed esami di coscienza, ci giunge la notizia dell’iniziativa Mai più soli! Pratiche di accoglienza a misura di ragazzo promosso da Cidis Onlus l’associazione senza fini di lucro, nata nel 1987, che opera a livello nazionale ed europeo per promuovere una cultura dell’accoglienza e costruire integrazione.
Si tratta di un progetto finalizzato al rafforzamento dell’attuale sistema di accoglienza dei “minori stranieri non accompagnati” attraverso forme di accoglienza a misura di ragazzo che accompagnino i beneficiari fino ad oltre il raggiungimento della maggiore età (clicca qui per approfondire). E saranno le famiglie italiane le protagoniste di questo grande gesto di responsabilità (in Umbria e nel Lazio già ci sono iniziative avviate).
Il 6 luglio alle 16.00 presso il Chiostro di San Domenico a Piedimonte Matese sarà presentato il Progetto che chiede anche al territorio matesino, quindi alle famiglie locali, di accogliere in casa per un breve tempo – secondo le direttive previste che saranno illustrate nell’occasione – un ragazzo “minore straniero non accompagnato” tra quelli che giungono presso i centri di accoglienza (in Alto  Casertano un centro è presente a Prata Sannita). Persone esperte di Cidis Onlus forniranno indicazioni sul progetto, sui vari aspetti che lo completano (accoglienza in famiglia, formazione delle famiglie, formazione dei tutori volontari…).

Molto spesso il “salto” dal centro di accoglienza alla vita indipendente non è ammortizzata certo dalla conoscenza della lingua italiana, delle abitudini dei territori in cui decidono di risiedere, dalle relazioni con i cittadini italiani.
Cosa si può fare per loro?
Perchè è importante aiutarli? 
Sono le domande legittime che sorgono e chiamano in causa la disponibilità e la serietà delle famiglie (o singoli) che vogliono partecipare al Progetto: si tratta di offrire a questi adolescenti le condizioni di una vita normale, anche in compagnia di coetanei, quindi di arricchimento e crescita personale garantendo loro un percorso verso l’indipendenza.

Il progetto di Cidis Onlus è realizzato in partenariato con Refugees Welcome, ASGI, Cooperativa Nuovo Villaggio, Comune di Corigliano Calabro, Comune di Mugnano di Napoli.

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