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INTERVISTA a Guglielmo Venditti. Aido e Regesta Cantorum, la musica come inno alla vita

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Dott. Guglielmo Venditti

In vista del concerto in programma il prossimo 4 luglio a Villa Carolina in San Potito Sannitico, (leggi dell’evento) organizzato dall’Associazione Italiana Donatori Organi, gruppo di Piedimonte Matese, la parola va al presidente della locale sezione, dott. Guglielmo Venditti nonchè consigliere nazionale AIDO per la Campania.
È lui a spiegarci il connubio tra l’Aido locale e la polifonica Regesta Cantorum che ormai da anni sostiene l’iniziativa benefica.

Concetta Isacco – Come e quando nasce il progetto “Un Concerto per la Vita” che vede come protagoniste la Regesta Cantorum Onlus e l’AIDO?
La storia tra l’AIDO ed il fantastico coro polifonico Regesta Cantorum nasce da una idea di Salvatore Rossi che gli diede il nome di “Concerto per la Vita”. Il Progetto nacque 8 anni fa ed a tutt’oggi la storia continua.
La scelta di questa collaborazione nacque da una idea di Salvatore che contattandomi mi comunicava la decisione della Regesta di offrire un concerto alla nostra Associazione per l’alto significato sociale della mission dell’Aido, quindi l’AIDO è stato scelto, era appunto il 2010 ed il primo concerto si tenne in una splendida serata d’estate sotto le stelle nello splendido scenario di Piazza San Sebastiano a Piedimonte Matese. Dopo quel primo concerto, ogni anno si ripete la tradizione in altre suggestive location come Villa Carolina a San Potito Sannitico o il Palazzo Merolla a Piedimonte Matese, la partecipazione del pubblico è sempre numerosa.

Qual è il legame tra la musica e l’AIDO?
Il legame che c’è tra la musica e l’AIDO è costituito da due aspetti in particolare: l’universalità della musica appunto e del concetto di dono o meglio della cultura del dono, infatti a qualunque latitudine fossimo la musica unisce popoli e culture diverse, cosi è anche il dono che si esprime con la gioia di dare qualcosa di se agli altri in uno scambio unidirezionale senza aspettarsi nulla in cambio se non immaginare il sorriso di chi finalmente non sopravvive ma vive.
La gratuità di entrambi, infatti da una parte i più grandi compositori hanno regalato all’umanità la loro arte musicale, dall’altra milioni di persone nel mondo hanno deciso di dire si alla donazione degli organi, di tessuti e cellule a scopo di trapianto rimanendo nell’anonimato, questa forse è l’unica differenza tra la musica e l’AIDO, di un compositore possiamo conoscerne il nome, di un donatore resta il gesto di solidarietà ed altruismo, nell’anonimato totale.
Un donatore ed un ricevente non si incontreranno mai ed allora ho immaginato quali sentimenti, emozioni provasse chi dal dono della vita tanto atteso, dopo giorni bui illuminati solo dalla speranza, da un dono la morte ridà vita:

“ CIAO AMICO MIO “
Non ti ho mai conosciuto
e vivi dentro me
Non ho mai incrociato i tuoi occhi
e mi fai vedere il mondo come te
Non ho mai ascoltato la tua voce
e parlo della bellezza di amare
Non ho mai stretto le tue mani
e stendo le mie mani verso la sofferenza
Non ho mai visto il tuo sorriso
e la vita torna a sorridere
Non ho mai percepito il battito del tuo cuore
e ora il mio pulsa con te
Io non ti conosco ma ti sei donato
Hai squarciato le tenebre della mia esistenza
con la forza e la luce della tua vita
Dentro di me hai sprigionato
l’energia del tuo amore profondo
Immenso come l’universo,
brillante come la stella polare
Guida nel firmamento celeste
(Guglielmo Venditti)

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