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Piedimonte Matese. A Santa Maria Occorrevole il Perdono di Assisi

Dopo la messa al Santuario, alle 18.45 ci sarà la processione verso la chiesa Santa Maria degli Angeli nell'eremo della Solitudine e alle 19.00 la preghiera comunitaria per chiedere l'Indulgenza della Porziuncola

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santa-maria-occorrevolePresso il Santuario Santa Maria Occorrevole dei Frati Minori a Piedimonte Matese si rinnova l’appuntamento con la celebrazione del Perdono di Assisi. Dopo il momento dedicato alle confessioni di questa mattina, si proseguirà nel pomeriggio secondo il programma indicato sulla locandina in basso.
Il Perdono di Assisi è un evento importante per la Chiesa, in cui ci si ferma a meditare e pregare, proprio come San Francesco insegnò, affinché l’umanità si ponesse alla ricerca del volto misericordioso di Dio. Il momento culminante della funzione è la richiesta dell’indulgenza plenaria e nei luoghi di preghiera francescani occasioni di spiritualità, che diventano confronto e condivisione.

Cenni storici
Le fonti raccontano che una notte dell’anno 1216, mentre Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, improvvisamente nella chiesa si diffonde una luce ed egli vede sopra l’altare Gesù e la Madonna, circondati da una moltitudine di Angeli.
Essi gli chiedono allora che cosa desideri il frate per la salvezza delle anime.
Francesco risponde senza indugiare: “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gè la risposta del Signore –, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
Francesco si reca dal papa Onorio III il quale gli concede la sua approvazione. Alla domanda: “Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?”, il santo risponde: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell’Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

 

 

 

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