Home Territorio Alife, manifesti a sorpresa Biodigestore. C’è un “nuovo” comitato

Alife, manifesti a sorpresa Biodigestore. C’è un “nuovo” comitato

Sono apparsi da qualche giorno e hanno subito suscitato scalpore e tensioni politiche. Chi rappresenta questo Comitato? La questione non era superata?

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Sembra di rivivere scene già viste, che si, hanno portato ad una “vittoria” del popolo, ma che probabilmente Alife deve ancora superare del tutto. Pochi giorni fa infatti sono apparsi dei manifesti all’interno degli spazi di affissione del comune, riguardanti la vicenda della possibile realizzazione di un impianto di Compostaggio all’interno dei confini territoriali comunali di Alife. Il manifesto, firmato “Il nuovo comitato”, e dunque chiaramente anonimo, fa riferimento al ritorno di un “signore” molto vicino alla vicenda superata e scongiurata qualche anno fa, che potrebbe essere ancora una volta promotore di un impianto di compostaggio ad Alife, alludendo ad un acceso dibattito all’interno della maggioranza dell’amministrazione comunale. L’interesse di questo “nuovo” comitato, oltre ad essere riferito alla tutela dei cittadini, stando a quanto scritto sul manifesto, sembra asserire ad una chiara accusa politica nei confronti di una persona presumibilmente vicina al sindaco, ma assolutamente ignota.

Il manifesto firmato “nuovo comitato”

In questo momento, è il non sapere che scuote e disorienta la cittadinanza, poiché si tratta di riferimenti precisi ma totalmente segreti. Il gruppo Uniti per Alife, rappresentato in consiglio comunale da una parte della minoranza, si è espresso a riguardo, citando e ricordando la battaglia condotta due anni fa dal comitato “No Biogas Alife”, ufficialmente riconosciuto come “Comitato Cittadino per la Tutela della Salute dell’Ambiente” e che conta circa 2000 iscrizioni, il quale rappresentava un punto di condivisione che era riuscito ad andare oltre i colori politici e che si poneva un unico e sano obiettivo. La questione Biodigestore fu dichiarata “archiviata” dal comitato vista la nuova legge sui rifiuti del 2016, approvata dal Consiglio Regionale della Campania: “Gli impianti per la gestione dei rifiuti non possono essere localizzati nelle aree individuate nel PTR (Piano Territoriale Regionale della Campania) come Sistemi Territoriali di Sviluppo Dominanti a matrice naturalistica; fatti salvi gli impianti di trattamento aerobico della frazione organica a servizio dei Consorzi di Comuni, nonché gli impianti di compostaggio di comunità”. 

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