Michele Martuscelli – Quattro anni per il conferimento di un incarico ospedaliero. Nell’agenda sanitaria occorrerebbe non solo dimezzare i tempi delle liste d’attesa (problema cronico resistente ad ogni diversa formula politica di governo) ma anche a ridurre – di molto – i tempi per avere una figura apicale e gestionale nei vari reparti.
La lentezza burocratica ha ritardato ogni misura -facendo un caso concreto- la nomina di direttore di struttura complessa per l’unità di chirurgia, esistente presso il presidio ospedaliero di Piedimonte Matese unitamente all’analoga struttura operante a Sessa Aurunca.
Ben quattro anni. Occhio alle date.
A maggio 2014 è stato indetto -dall’Asl Ce1- l’avviso pubblico per il conferimento di incarichi di durata quinquennale, bando che comprendeva anche la copertura di figure di vertice nella struttura matesina.
Il tempo di pubblicarlo e di dare tempo ai professionisti di partecipare fino alla scadenza del luglio di quell’anno. Poi?
Ebbene poi il vuoto (temporale) ed operativo: solo a giugno 2017, e quindi tre anni dopo, è stata istituita la commissione di valutazione dei requisiti delle innumerevoli candidature per ricoprire gli incarichi in questione con i successivi colloqui e poi la formazione delle terne di idonei da cui estrarre quello più qualificato e quindi i vincitori.
La commissione ha lavorato nel giro di un anno (i verbali sono stati consegnati lo scorso giugno) ma come spesso avviene, ad infilarsi nella vicenda anche pareri legali per lumeggiare questo o quell’aspetto più controverso.
Nelle scorse settimane si è proceduto agli adempimenti finali fino alla nomina dei vincitori da porre al vertice dei reparti di chirurgia di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca a fronte ancora di reparti con facenti funzione.
Intanto si segue con attenzione l’iter relativo al punto nascita dell’ospedale matesino che non ha avuto la deroga ministeriale: due giorni fa incontro “proficuo”- è scritto in una nota di aggiornamento del sindaco Luigi Di Lorenzo con il Primario della Pediatria Matesina- per la conferma dell’aumento dei numeri e del fabbisogno.
Concertata azione congiunta di verifica dei fabbisogni del territorio, a supporto della azione della struttura Commissariale.. Incrociamo le dita!
Alcune responsabilità sono a mio parere evidenti ma non certo ascrivibili a chi lavora sotto organico da anni.
Massimo appoggio alla Uoc di Pediatria in affanno.
Confidiamo nell’azione della Struttura Commissariale. Forza Piedimonte.