Home Territorio Piedimonte Matese verso il dissesto finanziario, si chiude con il passato politico-amministrativo

Piedimonte Matese verso il dissesto finanziario, si chiude con il passato politico-amministrativo

Cittadini e minoranze politiche in attesa del Dossier che indichi chi chiarezza le cifre e le cause effettive del crack economico dell'Ente

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Michele Martuscelli – Si va verso la dichiarazione di  dissesto finanziario. Fissate due sedute di consiglio comunale (9 e 10 gennaio) il primo dell’anno appena affacciatosi.

Il punto di svolta ieri sera al termine di una riunione del gruppo di maggioranza ”Uniti per Piedimonte”, la lista vincitrice delle elezioni comunali nel maggio 2016 guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo.
Al termine un breve comunicato del sindaco sulla pagina fb per informare dell’esito dell’incontro: all’unanimità i consiglieri di maggioranza hanno aderito alla posizione di dichiarazione di dissesto  dopo aver esaminato il dossier  predisposto dal revisore dei conti incaricato dal Sindaco alcuni mesi fa di fare una verifica tecnico-amministrativa della situazione finanziaria.

In sintesi, chiudere con le criticità del passato talmente piombo nelle ali delle casse comunali da portare all’accertamento (dossier ancora non divulgato a fronte di richieste periodiche delle minoranze) di questo esito “fallimentare” e di insostenibilità finanziaria.

Una scelta che “rappresenta una opportunità reale di ripresa” è il primo commento del sindaco che renderà noti i dettaglio anche nel corso di conferenza stampa indetta dopo la seduta consiliare.
“Utile sottolineare che, da anni, tutte le tasse sono già al massimo e non per colpa di questo voto” aggiunge il primo cittadino per respingere una delle obiezioni- preoccupazioni che saranno avanzate relative a questa scelta di “rottura”, vale a dire  l’adeguamento al massimo della pressione tributaria.
Adesso  l’interesse delle minoranze e dell’opinione pubblica è indirizzato al contenuto del  dossier predisposto dal revisore dei conti che è stato alla base del dissesto lontano dagli orientamenti espressi in campagna elettorale e, quindi, dei controlli-verifiche sopravvenute ed emerse  rispetto ad allora.

Il Comune è in fase molto delicata anche sul piano dell’organizzazione amministrativa: dopo il pensionamento per raggiunti limiti di età del responsabile finanziario, l’amministrazione è a corto di funzioni apicali e dirigenziali tanto da aver nominato dirigenti ad interim e quindi con carattere temporaneo nei settori cruciali dell’apparato  comunale (ufficio tecnico ed ufficio finanziario). Inoltre alle prese con lo spinoso e complesso problema degli stipendi arretrati degli addetti al sistema di raccolta “porta a porta” e dello spazzamento nell’ambito della generale vertenza con il soggetto gestore con i ricorsi pendenti in sede di giustizia amministrativa (Consiglio di Stato e Tar).

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